La tassa di soggiorno, introdotta
a Muggia per la prima volta dall'attuale amministrazione nel
2023, registra introiti per quasi 61 mila euro (dal 15 luglio al
15 ottobre), che saranno investiti sul territorio, secondo le
linee che saranno decise in un prossimo confronto con le
categorie interessate, Federalberghi in primis. Lo rende noto il
Comune di Muggia in una nota.
La tassa ha permesso, si precisa, per la prima volta a
Muggia, di poter contare su una panoramica completa dei turisti
che si fermano in città, rilevando il numero dei pernottamenti
medi, la tipologia di struttura ricettiva scelta e il numero
delle stesse strutture operative.
Per il 2024 la previsione di incasso è di un aumento,
considerando che la tassa verrà applicata dal 15 marzo al 15
ottobre.
Riguardo al 2023, gli ospiti sono stati 13.539 per 38.775
pernottamenti complessivi. I pernottamenti per tipologia di
struttura descrivono una situazione favorevole alle strutture
alberghiere: il 39,81% dei pernottamenti si trascorrono negli
alberghi. Il campeggio San Bartolomeo a Lazzaretto ha il più
alto numero di pernottamenti come singola struttura (20,2% dei
pernottamenti; 7.858 euro).
La permanenza media è di 2,76 giorni con 33.283 pernottamenti
pagati totali e 12.061 ospiti paganti imposta.
Per il sindaco di Muggia, Paolo Polidori, la tassa è un modo
per "sostenere una strategia di investimento sulle strutture
turistiche, alzare la qualità dell'accoglienza turistica, avere
dati per elaborare strategie mirate".
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