"Udine non è razzista e ha una
lunga storia di accoglienza. Per questo ho invitato
personalmente Maignan a Udine per realizzare insieme iniziative
concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione
Milan. Proporrò al Consiglio comunale di conferirgli in
quell'occasione anche la cittadinanza onoraria". Lo dice il
sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, dopo che ieri sera,
durante la sfida con l'Udinese, sono stati intonati cori
razzisti contro il portiere milanista Mike Maignan.
Stamani il sindaco ha contattato la società lombarda e ha
inviato un messaggio personale al giocatore, per testimoniargli
- riporta una nota - la solidarietà sua e di tutta
l'amministrazione e l'abbraccio simbolico di Udine e dei
friulani. "Sono rimasto profondamente ferito per quello che è
accaduto ieri - spiega il sindaco - e proprio per questo voglio
esprimere la solidarietà di Udine, dei friulani e dei tifosi
dell'Udinese che non si sentono rappresentati da quello che è
accaduto ieri".
"I nostri valori non possono essere umiliati da poche persone
accecate dal razzismo - aggiunge - Udine ha una lunga storia di
accoglienza, solidarietà, rispetto reciproco, che non può venire
messa in dubbio da un singolo gesto folle. Voglio che Maignan
torni a Udine per portare con la sua esperienza personale un
messaggio fortissimo alle nuove generazioni: il futuro delle
nostre comunità passa per l'inclusione, il rispetto, la
condivisione".
"Il mondo del calcio - conclude - è in prima linea per la
lotta al razzismo. Il pubblico friulano si è sempre distinto per
correttezza. La stessa Udinese Calcio si è sempre dimostrata
multiculturale e inclusiva. Il Friuli è un simbolo di
solidarietà e attenzione al prossimo. Tutti insieme lo
dimostreremo ancora una volta".
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