Oggi è tardi è il monologo
interiore di un uomo che si confronta con il tempo della propria
vita. Un tempo che sembra scandire le battute finali. C'è una
'Signora in nero' seduta al suo fianco che lo attende e lo
invita, per una volta, a essere puntuale. Ma si tratta proprio
di lei, della Morte, o di una proiezione della coscienza che lo
aiuta a ritrovare ciò che sembrava irrimediabilmente perduto?
Oggi è Tardi, è un testo inedito di Pino Roveredo scritto per il
teatro, senza essere passato prima dalla forma di romanzo.
L'opera sarà presentata questa sera al Teatro Miela alle 20.30.
Era nelle intenzioni dell'autore - spiega il Miela in una
nota - sperimentare una forma inedita di scrittura scenica che
desse voce al flusso di pensiero scartando dal monologo
interiore al dialogo surreale. Un lavoro consegnato a Navone e
Alessandro Mizzi, durante le prove di Mio Padre votava
Berlinguer, con l'urgenza di un'imminente messa in scena. "Il
tempo non ci ha concesso di lavorarci insieme - racconta il
regista - ma non abbiamo voluto rinunciare a esaudire il
desiderio di Pino. Ed eccoci ad un anno dalla sua scomparsa a
cercare di restituire, in forma di primo studio, con Sandro
Mizzi, Beatrice Visibelli e i suoni live di Paolo Muscovi,
l'intensità, la bellezza e la profondità di questa scrittura
così personale e fuori dai canoni".
Il Teatro Miela - conclude la nota - ha più volte messo in
scena testi tratti da alcune opere di Roveredo, a partire dalla
Melodia del Corvo realizzata in coproduzione con il Teatro
Stabile Fvg, per poi proseguire con Mio Padre votava Berlinguer
che ha visto in scena anche la presenza dello stesso autore,
fino ad arrivare a Mastica e Sputa titolo tratto da una canzone
di Fabrizio De André.
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