Il ministro dell'Interno Matteo
Piantedosi si è recato a Buzet, in Croazia, dove si è tenuta la
riunione ministeriale trilaterale con il vicepremier e ministro
dell'Interno croato Davor Bozinovic e il ministro dell'Interno
sloveno Boštjan Poklukar. "Il formato trilaterale - ha detto - è
una iniziativa innovativa e costituisce un 'modello' di dialogo
operativo e strategico che continua a funzionare e può essere di
impulso per una più efficace collaborazione anche con altri
Paesi dell'Area. Nell'incontro di oggi ci siamo confrontati e
aggiornati sulla situazione dei flussi lungo la rotta balcanica.
È emerso che la rotta in questione, resta un percorso
attrattivo, oltre che per i migranti, anche per le persone
pericolose per la sicurezza nazionale, che possono infiltrarsi
in corridoi criminali già utilizzati per altre attività
illecite".
"Sul confine Italo-sloveno - continua Piantedosi - sono
stati rintracciati in ingresso oltre 1.600 stranieri irregolari
(su 160.000 persone controllate), di questi oltre 900 sono stati
respinti. Sempre grazie ai controlli alla frontiera sono state
arrestate 76 persone delle quali 52 per favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina. Inoltre nell'ottica della
prevenzione del terrorismo, di tutte le persone controllate, 44
sono risultate già segnalate nelle banche dati del SIS (Sistema
informativo Schengen) e sono oggetto di vigilanza".
"Resto convinto dell'importanza della libera circolazione
delle persone - ha concluso il titolare del Viminale - proprio
per questo continueremo a lavorare per soluzioni che consentano
il ripristino della libera circolazione ma visto il delicato
contesto internazionale dobbiamo porre in essere misure
compensative adeguate per garantire la sicurezza dei nostri
cittadini e per contrastare, attraverso controlli coordinati e
strutturati, le reti criminali sulla rotta balcanica".
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