Gli addetti alla produzione dello
stabilimento Wartsila di Bagnoli della Rosandra (Trieste)
saranno esonerati dal lavoro fino al 31 gennaio. A comunicarlo
ai diretti interessati è stata ieri la stessa multinazionale
finlandese, con una lettera in cui si faceva riferimento alla
riorganizzazione delle attività produttive in corso, assicurando
al tempo stesso la retribuzione prevista secondo contratto.
Una volta saltato l'accordo sul rinnovo degli ammortizzatori
sociali durante il tavolo al Mimit di martedì, ieri c'era stata
incertezza sul da farsi: alcuni si erano presentati al lavoro,
altri no, altri erano usciti prima. Oggi gli addetti alla
produzione non sono proprio entrati in azienda, regolarmente
presenti invece, informano i sindacati, i lavoratori dell'area
ricerca e sviluppo e del service. Domani dalle 14 alle 16 è in
programma un'assemblea all'interno dello stabilimento con le
segreterie sindacali nazionali. Seguirà nella sede della Regione
a Trieste un incontro tra i sindacati e il governatore
Massimiliano Fedriga e i parlamentari eletti in Fvg.
"Da qui al 31 gennaio potrebbero esserci nuovi incontri per
capire cosa vuole fare l'azienda", spiega Andrea Della Pietra
(Rsu Fiom). "Domani con i lavoratori valuteremo quali azioni
mettere in campo. Non escludiamo di scendere in piazza".
"Conoscevamo bene i nostri interlocutori - aggiunge Giacomo
Viola (Rsu Uilm) - mai ci saremmo aspettati un 'carta su'
all'ultimo minuto: hanno riconfermato di essere inaffidabili".
In generale, visto l'atteggiamento di Wartsila, "siamo
preoccupati in relazione a quello che sarà il futuro dell'intera
azienda a Trieste", afferma Fabio Kanidisek (Rsu Cisl), con "le
attività destinate a rimanere" che "in qualsiasi momento
potranno essere spostate" altrove.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA