E' andato in pensione il medico
anestetista Amato De Monte, il cui nome era assurto alle
cronache per essere stato colui che, accogliendo una richiesta
di Beppino Englaro, accompagnò sua figlia Eluana nell'ultimo
viaggio dopo 17 anni vissuti in stato vegetativo. Lo riporta il
quotidiano friulano Messaggero Veneto.
Primario di Anestesia e rianimazione dell' Azienda sanitaria
universitaria Friuli centrale e direttore del Servizio regionale
di emergenza (Sores), De Monte ha lasciato il 29 dicembre scorso
dopo 43 anni di attività negli ospedali friulani di Tolmezzo e
Udine. "Non dal punto di vista professionale, bensì etico e
morale quella fu la scelta più complicata della mia carriera",
lo rifarei", ricorda a proposito di Eluana, rivolgendo anche "un
pensiero all'allora presidente dell'Ordine dei medici di Udine,
Luigi Conte, che in quel momento mi fu di grande aiuto".
Considerato un medico controcorrente, De Monte racconta che
questa sua scelta di vita è stata anche fonte di equivoci: ai
tempi del vaccino anti Covid "sono stato trattato come un no
vax, ma non lo sono. Prova ne è che sono stato tra i primi in
Italia a fare tre dosi del vaccino, quello cinese messo a punto
con la tecnica classica che utilizza i virus inattivi e che
evita coinvolgimenti di tipo genetico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA