"Sappiamo bene dove non vogliamo
tornare e dove, invece, vogliamo andare". Lo ha detto
l'allenatore dell'Udinese Gabriele Cioffi nel corso della
conferenza che precede la sfida con la Lazio, riferendosi alla
vittoria con il Bologna, che ha permesso ai suoi di avere
prospettive diverse e migliori per il futuro, anche se la zona
salvezza resta a un soffio.
"È stata una settimana positiva. Le certezze vengono dal
lavoro e abbiamo preparato bene la partita di domani - ha
continuato il tecnico - Ci aspetta una gara difficile come lo
erano quelle di Monza, di Milano, con l'Atalanta, fino ad
arrivare all'ultima".
Domani tra i pali ci sarà nuovamente Okoye, mentre la difesa
accoglie il nuovo acquisto Lautaro Giannetti, "un innesto
importante - le parole di Cioffi - È stato capitano e
riferimento del Velez per dieci anni, ha grande personalità. E'
un difensore 'sporco', nel senso che è cattivo e determinato,
oltre a essere bravo col pallone. Porta caratteristiche diverse
da quelle attualmente presenti in squadra". Domani, però, non
potrà scendere in campo per motivi burocratici legati al
trasferimento.
Buone notizie arrivano anche dall'infermeria. Prima
convocazione per Keinan Davis, "un acquisto di gennaio - lo ha
definito il tecnico dei friulani -. Ha avuto un problema fisico
non indifferente e ha mostrato grande forza mentale per uscirne.
Va ad aumentare la competizione lì davanti che è già folta".
Nulla a fare, invece, per Brenner e per Zemura, ancora ai box.
Su Lazar Samardzic, in predicato di passare al Napoli, il
mister è stato lapidario: "Alleno i calciatori che ho e ad oggi
è qui, non vedo perché non dovrebbe essere a disposizione o
giocare". Quanto agli avversari, "ci aspetta una partita
difficilissima contro una squadra forte. La Lazio ha passato il
turno di Champions League in un girone non facile - ha concluso
Cioffi - e stanno vincendo le loro partite anche grazie a tanti
piazzati, sui quali Maurizio Sarri lavora molto. Un match da
affrontare con la solita grande umiltà, ben consapevoli dei
punti di forza altrui quali la grande densità in mezzo al campo,
le trame di gioco fitte e le sollecitazioni sugli esterni".
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