Una nuova ondata di maltempo si
abbatte sull'Italia e sul Friuli Venezia Giulia mettendo a
rischio la tradizione dei falò epifanici. Sono diversi gli
appuntamenti che in queste ultime ore, in varie località del
Friuli e anche in alcuni quartieri della città di Udine, si
stanno riprogrammando per una data prossima in cui il meteo,
secondo previsioni, dovrebbe essere più clemente. Resiste invece
per ora il Pignarul Grant di Tarcento, il più grande fuoco
epifanico del Friuli. Un appuntamento che tradizionalmente
chiama a raccolta numerosi tra cittadini e curiosi. La
tradizione vuole che, a seconda della direzione del fumo in cima
alle pire dei vari fuochi, si possano trarre gli auspici per
l'anno appena iniziato.
L'appuntamento con la tradizione e le profezie per il nuovo
anno inizia questa sera: in varie località, anche della
provincia di Gorizia, si cominceranno ad accendere i primi roghi
di fieno, legno e sterpaglia, in attesa di scoprire le sorti del
2024. L'evento clou per la regione rimane però l'appuntamento di
Tarcento: la sera dell'Epifania, come tradizione vuole, il
Vecchio Venerando salirà sul colle di Coia accompagnato da una
lunga fiaccolata a illuminare la collina e accenderà, alle 19,
il fuoco del Pignarul Grant. La direzione che prenderà il fumo
indicherà l'andamento dei prossimi dodici mesi. A interpretare i
segni sarà lo stesso Vecchio Venerando.
Tra gli appuntamenti principali attesi in regione anche
quello di Latisana, con il falò galleggiante sul Tagliamento che
sarà acceso oggi alle 20 in località Pertegada, e il rogo della
"Femenate", un'intelaiatura a forma di rombo realizzata con
rami, ramaglie e foglie. L'appuntamento con questa antica
tradizione di origine celtica, solitamente accompagnata da una
serie di riti, è per stasera a Paularo.
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