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Il maltempo insidia i falò epifanici, l'evento clou a Tarcento

Il maltempo insidia i falò epifanici, l'evento clou a Tarcento

Il Pignarul Grant propiziatorio è in programma per domani

TRIESTE, 05 gennaio 2024, 12:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una nuova ondata di maltempo si abbatte sull'Italia e sul Friuli Venezia Giulia mettendo a rischio la tradizione dei falò epifanici. Sono diversi gli appuntamenti che in queste ultime ore, in varie località del Friuli e anche in alcuni quartieri della città di Udine, si stanno riprogrammando per una data prossima in cui il meteo, secondo previsioni, dovrebbe essere più clemente. Resiste invece per ora il Pignarul Grant di Tarcento, il più grande fuoco epifanico del Friuli. Un appuntamento che tradizionalmente chiama a raccolta numerosi tra cittadini e curiosi. La tradizione vuole che, a seconda della direzione del fumo in cima alle pire dei vari fuochi, si possano trarre gli auspici per l'anno appena iniziato.
    L'appuntamento con la tradizione e le profezie per il nuovo anno inizia questa sera: in varie località, anche della provincia di Gorizia, si cominceranno ad accendere i primi roghi di fieno, legno e sterpaglia, in attesa di scoprire le sorti del 2024. L'evento clou per la regione rimane però l'appuntamento di Tarcento: la sera dell'Epifania, come tradizione vuole, il Vecchio Venerando salirà sul colle di Coia accompagnato da una lunga fiaccolata a illuminare la collina e accenderà, alle 19, il fuoco del Pignarul Grant. La direzione che prenderà il fumo indicherà l'andamento dei prossimi dodici mesi. A interpretare i segni sarà lo stesso Vecchio Venerando.
    Tra gli appuntamenti principali attesi in regione anche quello di Latisana, con il falò galleggiante sul Tagliamento che sarà acceso oggi alle 20 in località Pertegada, e il rogo della "Femenate", un'intelaiatura a forma di rombo realizzata con rami, ramaglie e foglie. L'appuntamento con questa antica tradizione di origine celtica, solitamente accompagnata da una serie di riti, è per stasera a Paularo.
   

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