Ha chiesto al Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia la lista dei firmatari della petizione
popolare contro il progetto di un'acciaieria a San Giorgio di
Nogaro (Udine) e, non ottenendola per motivi di privacy, ha
deciso di ricorrere al Tar. La vicenda è riportata oggi da Il
Gazzettino e vede protagonista il gruppo Danieli.
Al centro della controversia, la costruzione di un impianto
Danieli-Metinvest, contro cui erano state raccolte 24mila firme,
poi consegnate al Consiglio regionale. Tra le ipotesi del
quotidiano, anche che il gruppo ora valuti di rivalersi sui
firmatari.
Dal canto suo oggi la multinazionale ha confermato di aver
presentato ricorso al Tar e che lo scopo dell'iniziativa è "al
solo fine di avere un quadro informativo completo dal punto di
vista amministrativo". "A seguito della volontà della giunta
regionale di interrompere la procedura riguardante
l'autorizzazione per l'insediamento - spiega una nota - il
Gruppo ha inteso raccogliere informazioni per comprenderne le
ragioni", anche per "dare ai propri azionisti motivazioni
complete". "La Regione ha consentito l'accesso, inclusi i
rapporti delle Università di Udine e Trieste e di altri esperti
che hanno escluso impatti negativi ambientali e sottolineato
aspetti positivi" economici e sociali. "Mancava invece la
petizione che, a detta della Regione, ha costituito elemento
decisivo per le proprie scelte". Quindi il ricorso al Tar, "in
quanto a parere dell'azienda le motivazioni addotte non sono
fondate". Secondo Danieli, infine, "l'ipotesi di una causa ai
24mila cittadini è frutto di ricostruzioni giornalistiche
fantasiose e destituite di ogni fondamento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA