Record di visitatori per il Parco
del Castello di Miramare, dove ieri è stato raggiunto e superato
il milione di accessi annuali. Lo annuncia il Museo storico e
Parco del Castello di Miramare, sottolineando che "quella del
2023 è la migliore performance di sempre per il Parco storico".
Vengono così superati il primato di oltre 840mila ingressi
registrato nel 2022 e il dato del 2019 (788mila); durante la
pandemia gli accessi si erano fermati invece a poco meno di
400mila nel 2020 e a meno di 500mila nel 2021.
Oltre che dai turisti, i visitatori del museo verde sono
rappresentati soprattutto dai triestini e dal pubblico di
prossimità. "Il pubblico apprezza l'attuale aspetto del parco -
afferma la direttrice Andreina Contessa - ne vede la cura e le
attenzioni continue. Tuttavia, questo apprezzamento premia anche
un lavoro sotterraneo e invisibile all'osservatore".
A tutela del Parco storico, spiega il Museo, sono stati
realizzati un censimento del patrimonio arboreo, utile per
elaborare un piano di gestione strutturato, e una stazione
meteorologica, che nel lungo periodo restituirà uno storico
climatico per gestire il giardino secondo principi di
economicità e sostenibilità ambientale. Nel 2024 vedrà invece la
luce il progetto di riqualificazione e valorizzazione
dell'antica strada carrozzabile del parco del Castello di
Miramare con il restauro strutturale delle gallerie e il
restauro botanico dell'area, finanziato nell'ambito del Pnrr. È
già online il sito che illustra l'opera.
Il Parco di Miramare, che si estende per 22 ettari, nasce per
volontà di Massimiliano d'Asburgo alla metà dell'Ottocento con
l'intento di trasformare una landa carsica in un rigoglioso
giardino: per farlo, l'arciduca si avvale dell'opera di Carl
Junker per la progettazione, mentre per la parte botanica si
rivolge inizialmente al giardiniere Josef Laube, sostituendolo
in seguito con Anton Jelinek.
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