Sono circa 300 le persone scese in
piazza oggi rispondendo all'appello dei sindacati a manifestare
solidarietà ai lavoratori della Wartsila partecipando al
presidio in piazza Unità d'Italia. Lo scopo è mantenere alta
l'attenzione sul futuro dello stabilimento triestino della
Wartsila, per il quale è in corso una difficile vertenza dopo
l'annuncio dell'azienda, più di un anno fa, di 300 persone in
esubero.
Sindacati e lavoratori hanno sistemato un tavolo con uno
striscione con la scritta Wartsila nel centro della piazza
attrezzando un impianto di amplificazione per vari interventi.
Al microfono, tra gli altri, ha parlato Antonio Rodà, segretario
provinciale della Uilm: "Abbiamo deciso di essere in piazza per
ricordare, alla viglia di Natale, che c'è una vertenza
importante, quella di Wärtsilä, importante per i lavoratori, che
attendono una risposta dai tavoli governativi, e per il
territorio, che rischia di perdere un grande insediamento
industriale".
Lavoratori ed ex lavoratori, esponenti del mondo politico e
cittadini hanno voluto manifestare la vicinanza al personale
dello stabilimento triestino. "Non ci sono certezze - è stato
detto più volte al microfono dai rappresentanti dei sindacati
presenti - e il problema è occupazionale ma è anche di
prospettiva industriale per tutta la città".
Era presente, tra gli altri, anche il sindaco di Trieste
Roberto Dipiazza: "Non mi fido più di Wärtsilä - ha detto - è
brutto dirlo ma credo che ormai con Wartsila sia finita".
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