Il Garante regionale di diritti
della
persona, Paolo Pittaro, a seguito dell'informativa diramata dal
ministero della Giustizia, ha reso noti i dati relativi ai
detenuti italiani e stranieri presenti e le capienze per
istituto aggiornati alla fine di novembre.
"Da tempo - spiega Pittaro - il sovraffollamento carcerario è
in costante aumento: attualmente, su una capienza nazionale (sui
189 istituti esistenti) pari a 51.272 unità i detenuti presenti
sono 60.116, con un indice del 117,2% (e di cui 18.868
stranieri). I 5
istituti penitenziari del Friuli Venezia Giulia (Trieste,
Gorizia, Udine, Pordenone e Tolmezzo) hanno una capienza
complessiva pari a 475 unità, ma con una presenza attuale di 632
detenuti, con un indice del 133% e 232 stranieri. Le statistiche
complessive vanno comunque elaborate e vagliate nelle sue
componenti".
"Il carcere di Gorizia - dettaglia il Garante nella sua nota -
conta 68 presenze (di cui 26 stranieri) su 53 posti, con una
percentuale del 128,3%; a Pordenone ci sono 48 detenuti (17
stranieri) su una capienza di 37, con un indice del 121,6%; a
Tolmezzo (che ricordiamo trattasi di un carcere di massima
sicurezza) sono presenti 155 ristretti (16 stranieri) su una
capienza di 149, con un indice pari al 104%. Molto più
allarmante
la situazione a Trieste, dove i detenuti sono 225 (fra i quali
27
donne e 128 stranieri) su una capienza di 150 posti, con un
indice di sovraffollamento del 150%, nonché quella di Udine che
presenta 139 detenuti (65 stranieri) su una capienza di 86 ed un
indice del 161,6%.
Per altro verso, il personale della polizia penitenziaria è
ovunque sotto organico con carenze anche in quello
amministrativo, specie contabile. Trascuriamo, in quanto diverso
e più complesso, il discorso sugli educatori
(formalmente: personale giuridico-pedagogico)".
Concludendo, però, Pittaro sottolinea anche un dato positivo:
"Se quattro anni or sono dei cinque penitenziari uno solo aveva
un
direttore stabile di ruolo (quello di Tolmezzo), mentre negli
altri quattro istituti i direttori erano titolari di altre
carceri in Veneto e rivestivano la 'reggenza' di uno o più
istituti penitenziari del Fvg, lentamente, dopo l' assenza più
che decennale di concorsi e grazie alla riforma Cartabia che ha
rimesso in moto il meccanismo, le carceri hanno man mano
ottenuto
un direttore stabile, sicché dal 20 novembre 2023 ognuna delle
cinque case circondariali della Regione ne ha uno titolare".
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