La polizia scende in piazza oggi a
Trieste, con un tour a tappe del camper antiviolenza, per
incontrare i cittadini e ribadire che "se è violento non è
amore". Opuscoli, tradotti in più lingue, vengono distribuiti da
stamani, giornata internazionale per l'eliminazione della
violenza sulle donne, in diverse piazze della città con
l'obiettivo di far emergere un fenomeno silente, di far sentire
le donne vittime di violenza meno sole e avvicinare chi ne
avesse bisogno alle forze dell'ordine.
"L'attenzione sul fenomeno deve rimanere alta - ha detto il
questore Pietro Ostuni, presente alla tappa di piazza Goldoni -
la campagna di sensibilizzazione 'Questo non è amore' è una
campagna permanente. Cerchiamo di fare il massimo a livello
informativo per dire alle persone che è necessario denunciare
anche le piccole cose. Le vittime non ci devono vedere solo come
repressori ma anche come punto di ascolto". In generale, per
invertire la marcia, secondo Ostuni, serve un "cambio di
cultura": "Occorre capire che l'amore è soprattutto rispetto.
Quando uno decide di prendere un'altra strada bisogna lasciarlo
andare". E come istituzioni, ha aggiunto, "dobbiamo fare la
nostra parte". Tra le iniziative avviate dalla Questura di
Trieste, anche la sottoscrizione di un protocollo con
l'associazione Inter Pares, attiva nel recupero delle persone
violente. "La gran parte di chi si è rivolto all'associazione
poi non è più ricaduto in queste forme di violenza", ha concluso
il questore.
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