Nel secondo trimestre del 2023, i
distretti industriali del Triveneto hanno superato i 10,7
miliardi di euro in esportazioni, registrando il primo leggero
calo (-1,1%) dopo un periodo di crescita ininterrotta iniziato
dal 2021.
Il dato emerge dal "Monitor" curato dalla Direzione Studi e
Ricerche Intesa Sanpaolo, e riflette "una situazione complessa,
in un contesto di generale rallentamento della domanda
internazionale, in cui vi sono andamenti regionali
contrapposti", precisa una nota.
Da un lato, i distretti del Veneto hanno confermato i livelli
eccezionali delle esportazioni toccati nel secondo trimestre
2022, mentre quelli del Trentino-Alto Adige li hanno superati
del 2,7%. Dall'altro, i distretti del Friuli-Venezia Giulia
hanno registrato una diminuzione significativa del -17,4%, in
parte influenzata dall'effetto di rimbalzo rispetto al periodo
record del 2022, che aveva segnato un aumento delle esportazioni
del 24,6% sull'anno precedente.
Grazie a un buon avvio d'anno, i dati dell'intero semestre
del 2023 sono stati positivi, evidenziando un progresso
tendenziale del +2,9%. Nei primi sei mesi si sono distinti
l'Occhialeria di Belluno, seguita dalle Calzature del Brenta e
dal Tessile e abbigliamento di Treviso. Inoltre, sei distretti
del settore Metalmeccanica hanno registrato incrementi a doppia
cifra, con la Meccanica strumentale di Vicenza e la Meccatronica
di Trento, seguite dalla Termomeccanica scaligera, la
Termomeccanica di Padova, le Macchine agricole di Padova e
Vicenza e la Meccatronica dell'Alto Adige.
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