"Il giorno dell'Unità nazionale
e delle forze armate, quest'anno più che mai, ci ricorda che
dobbiamo guardare al futuro consapevoli dei rischi a cui siamo
sottoposti e che la stabilità è una conquista che richiede ogni
giorno cura e perseveranza. Siamo tutti chiamati a contribuire
allo sforzo affinché le ragioni della pace prevalgano sui motivi
della guerra". Lo ha affermato la ministra per le Riforme
istituzionali e semplificazione normativa, Maria Elisabetta
Casellati, intervenendo nel corso della cerimonia a Sacrario
militare di Redipuglia (Gorizia).
"Nel ricordo dei caduti e delle vittime delle guerre, abbiamo
ripudiato la logica della sopraffazione e della violenza - ha
aggiunto - riportando il diritto e la cooperazione tra i popoli
al centro dei nostri ordinamenti e della nostra comunità".
"La recrudescenza delle tensioni in Medio Oriente e le
potenziali minacce per la pace sullo scacchiere globale stanno
mettendo in ulteriore difficoltà l'Occidente, già duramente
provato, anche sul piano economico e finanziario, dal lungo
conflitto russo-ucraino", ha sottolineato la ministra.
"Le democrazie sono chiamate, dunque, a un nuovo, comune e
faticoso impegno sul fronte della diplomazia e della
salvaguardia dei diritti umani, della stabilità e degli
interessi strategici. La rotta da perseguire - ha concluso - è
quella indicata dalla nostra Costituzione, che ha posto a
fondamento del nostro Stato di diritto la libertà, la giustizia
e il rispetto per il prossimo: valori non negoziabili e che non
dobbiamo mai dare per scontati".
Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, anche la
partigiana Paola Del Din, 100 anni, che ha dato lettura della
motivazione della medaglia d'oro al valor militare conferita al
Milite ignoto. Al termine, il presidente della Camera Lorenzo
Fontana e la ministra Casellati hanno lasciato Redipuglia.
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