Lo chiamano effetto mosaico. Un
sensore da solo può rilevare ad esempio quante volte si apre la
porta d'ingresso di casa nostra, se una pianta è malata o quante
api ci sono in un alveare. Ma una rete di sensori dotati di
intelligenza artificiale, installati su vari elettrodomestici
significa che il destinatario dei dati raccolti saprà nel
dettaglio qualunque cosa avvenga in casa. A spiegarlo è Marco
Zennaro, a capo di un gruppo che si occupa di tecnologia a basso
costo, AI, reti wireless all'Ictp, Istituto di Fisica teorica
Abdus Salam di Trieste. "E' una ulteriore stretta" rispetto a
quanto non avvenga già oggi attraverso cellulari, pc, social.
"Figurarsi se questi dispositivi finiscono nelle mani
sbagliate", dai dittatori alle organizzazioni criminali ai
terroristi.
Zennaro è appena tornato dall'Università di Harvard dove ha
partecipato a un incontro con una dozzina di esperti mondiali
del settore, voluto da Pete Warden, un ex dirigente di Google
che ha avuto un'idea rivoluzionaria quanto semplice: costruire
sensori dotati di intelligenza artificiale grandi quanto una
capocchia di spillo a un prezzo irrisorio, meno di un dollaro.
Ne ha venduti in un anno 40 miliardi ad aziende di ogni settore
ed oggi esprime una preoccupazione: "E' impressionante il numero
di applicazioni che le aziende stanno sviluppando su questa
tecnologie: microfoni, sensori di accelerazione e di
temperature, e soprattutto telecamere", spiega Zennaro.
"Installato in un televisore, ad esempio, questo dispositivo
riconosce i volti e capisce se la persona è sveglia o dorme, se
si è allontanata, e interrompe la programmazione. Utilizzato in
un forno, questo si accende solo se la persona non è in una
posizione in cui non rischia di restare ustionata, ma si può
applicare dovunque", prosegue Zennaro. "Alcune aziende fanno
detection della marca dei capi di abbigliamenti che indossa una
persona e offrono una pubblicità mirata". E preoccupa "un uso
distorto di questa tecnologia" e il fatto che "oggi questa
tecnologia è totalmente invisibile all'utente". Negli Stati
Uniti, dove è maggiormente diffuso questo strumento, le regole
sono meno rigide che in Europa, ed è a Bruxelles che si
rivolgono oggi Zennaro e altri ricercatori: "Il consumatore deve
almeno essere avvertito che sta acquistando un televisore, un
aspirapolvere, una macchina del caffè con una telecamera". Ci
sono "implicazioni etiche, legali, economiche da considerare
subito, prima che quest'onda arrivi presto anche da noi" perché
"è importante che si cominci a discuterne prima che i buoi siano
scappati".
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