"Sicuramente non basterà
un'attuazione limitata ai primi dieci giorni" dei controlli ai
valichi di frontiera in sospensione del Trattato di Schengen,
anzi, è "molto probabile" che il provvedimento venga prorogato
per l'inverno. Lo sostiene il ministro dell' Interno Matteo
Piantedosi in un'intervista al Piccolo.
L'obiettivo del Governo è "minimizzare l'impatto della misura
sui cittadini dei nostri Paesi" confermando l'intenzione di
"mantenere un rapporto di grande collaborazione con sloveni e
croati, nostri amici e partner importanti". Oltre al fattore
sicurezza, "il fine dei controlli è anche" arginare gli arrivi
di migranti lungo la Rotta balcanica: "Quest'anno risultano
arrivati oltre 16 mila migranti irregolari dal confine Est, non
sempre muniti del diritto a ottenere il riconoscimento dello
status di rifugiato in Italia". Piantedosi, a dispetto dei
controlli ai confini decisi da vari Paesi, è convinto che da
questo periodo "l'Europa ne uscirà rafforzata".
Oggi per il dispositivo "sono impiegati nei servizi di
vigilanza 335 unità di personale della Polizia di Stato,
dell'arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, unitamente
al contingente di militari già impiegato su quel fronte", ha
precisato il ministro, segnalando che "il dispositivo di
vigilanza è stato predisposto per tutti i 57 valichi
autorizzati, con istituzione di 13 presidi fissi. Per gli altri
44 valichi la vigilanza è assicurata con servizi dinamici". E
"sono stati già rafforzati i servizi da parte della Polizia
stradale e di quella Ferroviaria". "Nelle prime 48 ore le Forze
di polizia hanno già identificato 3.142 persone e controllato
1.555 veicoli; 66 gli stranieri rintracciati: l'approfondimento
delle relative posizioni ha già consentito il respingimento di
28 di loro". Su un eventuale utilizzo di droni e telecamere: "Il
supporto delle tecnologie di controllo da remoto è già a
disposizione degli specialisti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA