"Tutte le misure che è necessario
fare in questo momento sul territorio per affrontare l'emergenza
immigrazione sono dei palliativi. Per quanto riguarda la mia
regione e la rotta balcanica, penso che serva un forte
intervento europeo per fare accordi con i Paesi di transito.
Accordi che poi vanno fatti rispettare". Così alla Stampa il
governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della
conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga.
"Stipulare accordi bilaterali nel Mediterraneo con i Paesi
nordafricani per effettuare pattugliamenti congiunti potrebbe
essere una soluzione - aggiunge - E lo stesso bisognerebbe fare
con la Slovenia. Dobbiamo dare delle risposte a chi scappa da
una guerra, e quindi ha diritto allo status di rifugiato, però
non possiamo pensare che chiunque possa andare dappertutto".
Sui fondi per la sanità uno sforzo in più da parte del
governo "penso che serva. La sfida dei prossimi decenni sarà
quella sanitaria. Non è soltanto un problema finanziario:
abbiamo bisogno di moltissimi specialisti, ma anche di
infermieri e operatori sociosanitari".
Sull'alluvione "mi sembra che il governo abbia impegnato
delle risorse importanti. Dopodiché tutto quello che si può fare
per dare delle risposte nel modo più rapido possibile è
positivo. È chiaro che questo bisogna coniugarlo poi con la
possibilità di spesa e di messa a terra delle risorse".
Rispetto al libro del generale Vannacci, "la parte
sull'ambiente è condivisibile. Altri passaggi, ad esempio il
paragone fra omosessualità e masochismo o alcune frasi sulle
persone di colore, mi sembrano inopportuni. Uno può esprimere le
sue idee, ma deve farlo nel rispetto di tutti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA