(ANSA) - TRIESTE, 03 FEB - Il ricorso del Coordinamento
lavoratori portuali Trieste (Clpt) contro l'Agenzia per il
lavoro portuale di Trieste (Alpt) per presunta condotta
antisindacale è stato rigettato dal Giudice del lavoro del
Tribunale di Trieste Paolo Ancora.
Nel ricorso il Clpt rilevava di operare come associazione
sindacale locale in ambito
portuale a Trieste dal 2014, anno in cui era stata costituita,
sostenendo di essere stata oggetto di condotte antisindacali da
parte dell' Agenzia dal novembre 2021. In particolare, si faceva
riferimento alla "deliberata" esclusione dalla contrattazione di
secondo livello, alla mancata concessione di permessi sindacali,
alla mancata trattenuta in busta paga agli iscritti della quota
sindacale. Il Clpt evidenziava anche di essere il sindacato più
rappresentativo in ambito portuale con oltre 300 iscritti nello
scalo, come riconosciuto con il Protocollo sulla
Rappresentanza Sindacale del 27 luglio 2020 sottoscritto
dall'Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Orientale.
Il giudice, però, ha considerato infondate le critiche mosse
dal Coordinamento lavoratori rigettando interamente il ricorso.
Tra il Coordinamento e l'Agenzia i rapporti sono diventati
molto tesi, con più vertenze aperte, dopo le proteste
dell'Ottobre 2021 quando fu bloccato il Varco 4 del Porto di
Trieste per alcuni giorni. In seguito alle proteste con pesanti
conseguenze per l'attività dello scalo, sono fioccate multe e
licenziamenti nei confronti di alcuni lavoratori portuali, tra
cui quello del leader della protesta, Stefano Puzzer. (ANSA).
Porto: respinto ricorso Coord.Lavoratori contro Agenzia Trieste
Contestata condotta antisindacale
