Trieste, questa terra "che è stata
terra di confini, oggi li supera con il mare, che non ha
confini". L'ha detto all'ANSA il patron di Barcolana, presidente
della Società Velica Barcola Grignano (SVBG) e docente
all'Università di Genova, Mitja Gialuz, a margine del Barcolana
Sea Summit.
Gialuz ha anche richiamato più volte il tema portante di questa
edizione della regata più partecipata del mondo: la
sostenibilità ambientale, argomento sul quale da anni l'evento
mira a sensibilizzare la collettività. In particolare, la
sostenibilità è stato anche il tema centrale di Barcolana Sea
Summit, il più grande degli eventi 'a terra' della
manifestazione.
Tra la storia di queste zone e la sostenibilità c'è un punto
in comune sottolineato dalla Barcolana: il superamento dei
confini mentali prima che fisici. Vale a dire "mettersi
nell'ottica della generazione dei 'nativi ambientalisti' che
significa proprio superare un confine mentale".
Tuttavia, "la sostenibilità implica anche superare confini
nazionali - ha aggiunto Gialuz - Solo l'Unione Europea,
un'alleanza tra Stati può consentire di arrivare a un approccio
che incida sull'ambiente. Non possiamo pensare che ciascuna
realtà territoriale faccia la propria politica sul tema. L'idea
è andare oltre e costruire tutti insieme le condizioni per
un'attività economica che ormai deve tener conto, anche per la
Costituzione del tema ambientale", ha affermato. "Se ne è
parlato poco di questa riforma costituzionale - ha sottolineato
- ma essa cambia la nostra forma di Stato. Fino ad adesso
l'attività economica era limitata dalla salute, domani sarà
limitata anche dall'ambiente. Se uno ha in mente un'iniziativa
imprenditoriale che nuoce all'ambiente non la può porre in
essere. Questo è fondamentale", ha rimarcato in conclusione
Gialuz.
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