Il Coordinamento dei lavoratori
portuali di Trieste (Clpt) ha reso noto di aver presentato "un
primo esposto" alla Corte dei Conti Fvg contro i dirigenti di
Adriafer (Servizi ferroviari nel porto di Trieste) per, secondo
loro, aver sprecato denaro pubblico (Adriafer è partecipata al
100% da Autorità portuale) ingaggiando "investigatori privati
per pedinare i due lavoratori licenziati" di recente.
Il Clpt ricorda che da aprile 2022 ALPT (Agenzia lavoro
portuale di Trieste) e Adriafer hanno licenziato 5 lavoratori e
che il provvedimento di pochi giorni fa sarebbe "l'ultimo dei
licenziamenti previsti". Licenziamenti che il Clpt definisce
"del tutto illegittimi, con motivazioni pretestuose, che però i
dirigenti delle due
aziende hanno voluto a tutti i costi - spendendo decine di
migliaia di euro in investigatori privati - per liberarsi di
lavoratori che sono stati in questi anni protagonisti con il
CLPT di tutte le più importanti lotte nei porti di Trieste e
Monfalcone". Nel comunicato si ricorda che "a
Puzzer la cocaina nelle urine è stata messa nel 2017 ed il GPS
sulla macchina nel marzo
2020" e che "con la nascita del CLPT aziende e autorità non
potevano più fare proprio tutto quello che volevano dei
lavoratori".
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