A fronte di una carenza di personale
negli alberghi e nei pubblici esercizi che sta diventando
"cronica" e rischia di compromettere in particolare la prossima
stagione estiva a Lignano Sabbiadoro, Confcommercio di Udine e
provincia avanza l'ipotesi di un coinvolgimento delle
popolazioni in arrivo dall'Ucraina. Lo ha comunicato oggi la
stessa associazione, raccogliendo l'allarme di Fipe (Federazione
pubblici esercizi) e Federalberghi.
"Servono lavoratori qualificati, in grado di portare la loro
professionalità all' interno di un servizio di qualità",
evidenziano i presidenti di Federalberghi, Paola Schneider, di
Fipe, Antonio Dalla Mora, e del mandamento di Lignano, Enrico
Guerin.
"Il lavoro che offriamo è di prestigio, richiede manualità,
fantasia, inventiva, soprattutto in cucina - precisano - e non
dimentichiamo l'attenzione che la Confcommercio riserva alla
formazione. Per questo - aggiungono - è necessario che le
istituzioni ci diano una mano per risolvere questa pesante
criticità".
Il problema è emerso con la pandemia, quando "diversi
collaboratori hanno preferito scegliere altre opportunità
lavorative". Da occasionale, sottolinea Confcommercio Udine, il
fenomeno sta diventando cronico e la preoccupazione si concentra
ora sui prossimi mesi, che soprattutto nella città balneare di
Lignano Sabbiadoro, presentano l'urgenza di poter contare su
personale qualificato.
"Viste le tante persone che, con la guerra in Ucraina, si
presenteranno ai nostri confini e verranno accolte - affermano i
rappresentanti di Confcommercio spiegando la loro proposta - si
potrebbe pensare a quote aggiuntive che consentano a qualche
immigrato in arrivo dai territori del conflitto di trovare
lavoro nelle nostre imprese. Si potrebbe anche favorire la
possibilità di inserimento lavorativo temporaneo per il periodo
estivo - concludono - agevolando con servizi di nurseries chi
giunge sul territorio con figli al seguito".
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