E' stata sentita ieri dal pm la
ragazza che sarebbe stata al centro della contesa tra Robert
Trajkovic, il 17enne trovato morto nel sottoscala di un edificio
adibito anche ad affittacamere, e Alì, il 21 enne che ha
confessato di averlo ucciso.
A quanto si apprende, dalle dichiarazioni della giovane non
sarebbero emersi elementi rilevanti da cambiare il quadro
investigativo iniziale.
Nelle ultime ore gli investigatori del Nucleo Operativo del
Comando carabinieri di Trieste hanno sentito diverse persone che
potrebbero fornire elementi utili alle indagini e altre persone
saranno sentite nelle prossime ore.
Al momento non sarebbero emersi elementi che confermerebbero
la versione data dalla famiglia di Robert, che ha definito
quanto accaduto al 17enne un'imboscata.
Alì per ora rimane l'unico indagato. A quanto si apprende il
giovane non è stato ancora interrogato dal Gip che dovrà
decidere se convalidare il fermo. Ieri infatti la pm titolare
dell'indagine, Lucia Baldovin, ha depositato gli atti relativi
chiedendo anche la custodia cautelare in carcere per il giovane.
Ad Alì è stato contestato il reato di omicidio volontario.
I carabinieri del Nucleo operativo del Comando di Trieste
proseguono le indagini per definire alcuni contorni della
vicenda che non sarebbero ancora del tutto chiari. Ad ora non
sarebbero emersi ulteriori elementi di rilievo per le indagini,
ma l'attività non è conclusa.
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