Una maxi bandiera arcobaleno è
stata esposta da un balcone di un palazzo nei pressi di piazza
Ponterosso a Trieste all'arrivo della leader di Fratelli
d'Italia, Giorgia Meloni, dove era attesa per un comizio
elettorale.
Dal balcone, appena la leader di FdI ha preso la parola,
alcune persone da lontano hanno gridato: "Parla di diritti". E
ancora: "Anche noi ammaineremo le nostre bandiere".
Sotto il palco ad assistere al comizio alcune centinaia di
sostenitori, con bandiere di partito e lunghi applausi. "Ho
parlato di diritti, dei diritti dei bambini", ha puntualizzato
Meloni, al termine del comizio, rispondendo a una domanda dei
cronisti.
Durante il suo intervento Meloni ha spiegato di non "aver
paura delle etichette: siamo omofobi perché non siamo d'accordo
sul ddl Zan. Siamo omofobi perché siamo contrari all'adozione da
parte delle coppie omosessuali. Faccio una domanda ai nostri
amici - ha aggiunto riferendosi alle voci provenienti da
lontano- così rispondono loro. Non ho paura di argomentare le
mie tesi, loro sì, io no. In Italia non è consentita l'adozione
da parte dei single, l'Italia è singolofoba?". "In uno Stato
giusto- ha continuato - quando si tratta di bambini senza
famiglia, bisogna garantire il massimo dello standard: una mamma
e un papà. Vuol dire amare quel bambino". "Si può parlare con
garbo di questo? - ha concluso - La legge Zan nulla c'entra con
la discriminazione degli omosessuali, per parlare di questo
siamo sempre a disposizione per chi ne volesse parlare
seriamente".
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