"Stupore" è stato espresso da
Stefano Fantoni, presidente della Fondazione internazionale
Trieste (FIT), che ha organizzato Esof 2020, Trieste capitale
europea della scienza, per il fatto che il "mondo della scienza
in città non è stato coinvolto nel G20 digitale".
"I lavori sono ovviamente politici, vi partecipano
diplomatici - ha spiegato Fantoni - ma ci aspettavamo di essere
interpellati sui temi o su alcuni aspetti. Ad esempio, cosa ne
sanno i diplomatici della ricerca sulle staminali o su altri
argomenti analoghi?" D'altronde, "questa kermesse è organizzata
qui perché Trieste è stata città capitale europea della
scienza". Fantoni suppone che "i problemi della sicurezza siano
tali da consigliare di evitare occasioni di pericolo" però "il
G20 poteva essere opportunità anche di eventi a latere per
sfruttare la presenza qui di tanti esponenti, un'occasione che
forse non capiterà più".
In questo senso, anche le poche manifestazioni collaterali,
come la visita di una delegazione del Brasile con a capo un
ministro ieri al Centro di fisica teorica Abdus Salam (Ictp) e
un'altra con il Centro di ingegneria genetica e biofisica
(Icgeb) che si svolgerà, "ci sarebbero state lo stesso, anche
senza il G20 e sono stati i singoli istituti a organizzarle".
Rimane il fatto che se è stata scelta Trieste per il G20, ha
ribadito Fantoni, "non è perché c'è il Porto Vecchio o il Centro
congressi ma perché Trieste è stata capitale europea della
scienza. Noi, comunque, abbiamo dato tutta la nostra
disponibilità".
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