Alle Olimpiadi di Tokyo 2020
l'Italia è in finale per l'oro dell'inseguimento a squadre
maschile di ciclismo su pista. All'Izu Veledrome, nella
semifinale gli azzurri - Simone Consonni, Filippo Ganna,
Francesco Lamon, Jonathan Milan - hanno fatto registrare un
tempo migliore di quello della Nuova Zelanda.
Con un record del mondo a velocita' che hanno sfiorato i 70
km/h, il quartetto si prende la finale di domani. Ganna lo
traina fino al primato mondiale con un miglioramento di oltre
due secondi: 3'42''.307, contro il 3'44.672 fissato dalla
Danimarca a inizio 2020. Proprio i danesi, favoriti per la
vittoria anche a Tokyo, saranno gli avversari di Ganna,
Consonni, Lamon e Milan. Ma la qualificazione e' rimasta a lungo
sospesa per l'incredibile tamponamento danese ai danni dei
rivali britannici, nella batteria che in base ai tempi
qualificava l'altra finalista. E' il 23enne Frederiken Madsen
che tira i due compagni nello sprint finale dei 4 chilometri di
gara per superare di nuovo il record italiano, appena stabilito,
ma incredibilmente a testa bassa tampona da dietro l'ultimo dei
britannici staccato, quasi fossero sul raccordo di Tokyo. Contro
Hansen-Larsen-Madsen-Pedersen, alle 18.06 ora giapponese (le
11.06 in Italia), servirà la migliore Italia. "Ma la gara di
oggi lo dice: si può fare", assicura Ganna, alla cui gamba si
affida tutto il gruppo azzurro.
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