Mancato rispetto del contratto
integrativo aziendale e del rinnovo della contrattualizzazione
del personale di sala e del personale a tempo determinato,
orario del settore tecnico amministrativo, definizione delle
modalità di recupero della banca ore. Sono le problematiche
denunciate dai sindacati Slc-Cgil, Uil-Com Uil, Fials-Cisal, che
hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione al
teatro Verdi di Trieste.
"E' oramai chiaro come la direzione del Teatro stia
cavalcando la crisi dovuta all'epidemia Covid e come intenda
continuare a farne pagare le spese alle lavoratrici e ai
lavoratori, per potersi poi fregiare con la stampa e la politica
dei 'grandi risultati' e degli utili di bilancio", afferma la
Slc Cgil in una nota. "Ben due milioni e seicentomila euro sono
stati iscritti come utile netto e molte altre risorse sono state
accantonate in fondi di riserva - prosegue il sindacato -, tra
le quali non può non balzare all'occhio oltre un milione e cento
mila euro per i rischi connessi alla gestione del personale. Con
più di tre milioni di euro di risparmio sul personale diventa
fin troppo evidente a tutti chi ha pagato il conto della
gestione di un teatro che è rimasto fermo per tante e per troppe
volte".
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