Sono 358 le aziende e 2.077 i lavoratori in Fvg potenzialmente interessati ai 600.000 euro da dividere tra lavoratori e imprese artigianali del settore del Legno, messi a disposizione dal Fondo Legno presso l'Ente Bilaterale del Fvg, a parziale conforto delle perdite subite per il periodo di sospensione del lavoro avvenuta nel 2020, l'anno "nero" della pandemia da Covid-19. Un accordo nel merito è stato sottoscritto da Confartigianato Fvg e Cna Fvg per la parte associazioni di categoria e da Feneal-Uil Fvg, Filca-Cisl Fvg e Fillea-Cgil Fvg in rappresentanza dei sindacati dei dipendenti.
Lo ha reso noto oggi Confartigianato Fvg.
In ogni situazione in cui nel 2020 vi siano stati almeno 25 giorni di fermo produttivo e cassa integrazione saranno erogati - secondo quanto prevede l'intesa - 200 euro lordi una tantum a ciascun lavoratore, mentre le aziende riceveranno 100 euro lordi per ogni dipendente. Le domande dovranno essere inoltrate entro il 30 novembre 2021 e vi possono accedere quanti stiano versando regolarmente la quota parte al Fondo Legno da tre anni, ovvero 2018-2020. "L'accordo è un ulteriore esempio di come aziende e lavoratori siano in grado di trovare una sintesi perseguendo il medesimo obiettivo: salvaguardare il lavoro, le imprese e le professionalità", ha commentato il presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti. "Siamo consapevoli che quest'intervento non è risolutivo - ha aggiunto -, ma è fondamentale il fatto che abbiamo fatto tutto ciò che era nelle possibilità". L'accordo evidenzia "rapporti sindacali molto avanzati" secondo Roberto Fabris, direttore regionale della Cna Fvg. L'intesa "dimostra quanto si può ottenere da un sistema contrattuale che punta sulla bilateralità", ha detto Luciano Bettin, segretario generale Filca Cisl Fvg. Giuseppe Pascale, segretario generale Fillea Cgil ha evidenziato che si tratta di "un contributo che certamente non ripiana le perdite, ma aiuta nella difficile fase che stiamo vivendo".
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