Raccontano di essere stati derubati,
picchiati, denudati in Croazia, detenuti e sottoposti a violenze
in Bulgaria: sono i migranti minori non accompagnati che
arrivano in Fvg dalla rotta balcanica a piedi o a bordo di
camion. E in tutta la regione gli arrivi di migranti sono in
crescita, tanto che nei primi 4 mesi del 2021 si registra un
aumento dei flussi già del 20% rispetto allo stesso periodo del
2020. I dati e le testimonianze sono stati raccolti
dall'organizzazione internazionale Save the Children nel suo
nuovo rapporto "Nascosti in piena vista. Minori migranti in
viaggio (attra)verso l'Europa", curato dal giornalista Daniele
Biella, con il fotoreporter Alessio Romenzi.
Nel 2020 ci sono state effettuate verso la Slovenia 301
riammissioni dalla provincia di Gorizia e 1.000 dalla provincia
di Trieste e tra queste potrebbero esserci diversi minori, fa
sapere Save the Children. Queste "riammissioni" hanno
determinato dalla seconda metà del 2020 un cambiamento del
flusso in entrata in Fvg: i passeur hanno iniziato a portare
gruppi di persone migranti più a nord e nell'entroterra, nei
dintorni di Udine.
"Da allora quella zona è molto coinvolta negli arrivi e il 19
maggio 2021 -.si legge nel rapporto - il team di Save the
Children ha constatato l'arrivo di più di 100 persone solo nella
notte precedente". I minorenni soli, in particolare gli afghani
e i pakistani, spesso si allontanano dopo poco tempo dalle
strutture di accoglienza per proseguire il loro viaggio. In Fvg,
seconda regione italiana per presenza di minori stranieri
accolti dopo la Sicilia, nel solo mese di aprile scorso 24
minori hanno lasciato volontariamente le strutture per
raggiungere il confine tra Italia e Francia.
Tra le testimonianze raccolte, quella di Abdel, appena
maggiorenne arrivato l'anno scorso in Italia attraverso i
Balcani. "Le settimane di cammino e mesi di attesa,
preoccupazione, paura - si legge nel rapporto - fino a quando
si sbuca dai boschi della Slovenia a Trieste, nel paesino di
Dolina, lungo la ciclabile della Val Rosandra, a Basovizza, o
nella miriade di altri luoghi del Carso lungo i 232 chilometri
di confine con l'Italia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA