Nel 2020 la contrazione del
prodotto regionale rispetto all'anno precedente è stata prossima
al 9%, pari a una perdita di 3,6 miliardi circa, in linea con
quella nazionale. Lo riferisce il rapporto annuale 'L'Economia
del Friuli Venezia Giulia', elaborato dalla Banca d'Italia e
presentato questa mattina.
Lo scorso anno la produzione industriale della regione si è
contratta di oltre il 7% rispetto al 2019, con un calo più forte
nel secondo trimestre, e il fatturato dell'industria si è
ridotto dell'8,6%. Anche le esportazioni sono diminuite
dell'8,1%, mentre nel primo trimestre del 2021 hanno registrato
una crescita del 4,8% rispetto al periodo corrispondente.
Nel settore dei servizi, le presenze turistiche si sono
pressoché dimezzate e il porto di Trieste ha registrato una
flessione del traffico del -12,7%, ma il risultato è stato meno
sfavorevole rispetto agli scali italiani dell'alto Adriatico.
Alla fine dello scorso anno, il 57% delle imprese della regione
aveva fatto ricorso ad una delle due misure di sostegno previste
dal Governo (moratoria sui debiti bancari e garanzie pubbliche
sul nuovo credito). In connessione al blocco dei licenziamenti e
al ricorso all'integrazione salariale e al lavoro agile, nel
2020 l'occupazione dipendente ha continuato a ristagnare, a
fronte di un calo di quella autonoma. Nel complesso, il saldo
tra le posizioni lavorative attivate e quelle cessate è stato
inferiore di circa 6.300 unità rispetto all'anno precedente. Le
ore autorizzate di integrazione salariale sono state 94,1
milioni, che hanno riguardato circa il 13 per cento degli
occupati dipendenti.
Il reddito disponibile delle famiglie residenti si è ridotto
dell'1,8% e i consumi hanno registrato una contrazione
dell'11,6%. I prestiti bancari all'economia regionale sono
cresciuti del doppio rispetto al Nord Est, da +1,2% a fine 2019
al 9,2% a dicembre 2020. Anche i depositi bancari detenuti dalle
famiglie consumatrici e dalle imprese residenti in regione hanno
continuato a crescere, raggiugendo +14,6% alla fine dell'anno.
In merito alla finanza pubblica locale, nel 2020 la spesa per
investimenti in opere è scesa dell'11,3%.
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