Per il 12/o anno, alla metà del
mese di giugno a Trieste sarà il "Bloomsday", la manifestazione
che festeggia James Joyce attraverso la sua opera culto, Ulisse,
che lo scrittore irlandese concepì, e iniziò a scrivere, durante
il lungo soggiorno in città ("la mia seconda patria", come Joyce
stesso definiva Trieste). Dunque, da lunedì 14 al 16 giugno -
giornata celebrata nel mondo come Bloomsday, dal nome del
protagonista del romanzo Leopold Bloom - Trieste sarà animata da
spettacoli, conferenze, concerti e mostre d'arte a tema tra Sala
Luttazzi, Antico Caffè San Marco e Sala Veruda.
L'iniziativa - trasmessi anche in diretta streaming (sito e
pagina Facebook del Museo Joyce e canale YouTube del Comune) - è
organizzata dal Comune di Trieste e dal Dipartimento di Studi
Umanistici dell'Università di Trieste attraverso il Joyce
Museum, con la direzione artistica di Riccardo Cepach, la
curatela scientifica di Laura Pelaschiar e la direzione di Laura
Carlini Fanfogna e Paolo Quazzolo. Anche quest'anno il Bloomsday
triestino sarà incentrato su due episodi assieme: Telemaco - La
Torre, e Calipso - La colazione.
Disegni e grafica in generale sono curati dall'illustratore
Max Calò.
Il Bloomsday 2021 si apre lunedì 14 giugno con la vernice
della personale dell'artista Andy Prisney (alle 16.00 in Sala
Veruda) che nella mostra "Telecali Macoypso" gioca ad
anagrammare Telemaco e Calypso, Bloom e Molly in illustrazioni e
grafiche. Laura Pelaschiar con un incontro (Sala Luttazzi, ore
18.00) si addentra nel senso stesso di questa edizione,
affrontando la scelta del doppio capitolo nell'appuntamento
"Ulisse in mezz'ora. Telemaco e Calipso, ovvero quando il
romanzo comincia due volte". Un doppio appuntamento spettacolare
conclude la prima giornata: alle 19.00 l'attrice Sara Alzetta
presenta, e firma, "Molly, alla fine", recital con musiche
tratto dal famosissimo monologo conclusivo di Ulisse. Alle 20.00
gran finale nel segno del folk irlandese: immancabili sul palco
del Bloomsday i "Wooden Legs", le applaudite "gambe di legno".
Si apre all'insegna di un omaggio ad Alfredo Lacosegliaz la
seconda giornata con la proiezione (martedì 15 giugno, Sala
Luttazzi, ore 10.00) del docufilm "Cabaret Patafisico con
documentario illustrato attorno alle mirabolanti gesta di
Giacomo Zois". Alle 11.30, presentazione dell'ultimo libro di
John McCourt, "Ulisse di James Joyce. Guida alla lettura" (ed.
Carrocci 2021). Nella stessa giornata la lettura del capitolo IV
dell'Ulisse in chiave gastronomica a cura di Martina Tommasi, in
dialogo con Annalisa Metus, e lo spettacolo teatrale "Matinéè.
Vite parallele di Stephen Dedalus e Mr Bloom" firmato da "Amici
di San Giovanni" e "Art&Zan". A conclusione (ore 19.30) il
reading del gruppo "Stolen Wordz" diretto da Gigliola Bagatin.
La terza, e conclusiva, giornata di festival si apre all'Antico
Caffè San Marco alle 10.00 con la presentazione del libro "Sogno
di Joyce" (coedizione Asterios, Comune di Trieste, Museo Joyce)
che raccoglie le illustrazioni dell'artista greco Alexandros
Karavas, protagonista della mostra joyciana del 2019. A seguire
l'inaugurazione della mostra 2021 "Joyce wind" di Maurizio
Stagni. Nel pomeriggio in Sala Luttazzi (ore 16.30) spazio alla
nuova tappa di "Doublin'. Arte pubblica e rigenerazione urbana",
progetto di Neon Art. Finale dell'edizione con lo spettacolo
"Salotto in…provvisato" della compagnia Petit Soleil (ore 18.00)
mentre alle 19.30 sarà proiettato, in collaborazione con la
Cappella Underground, il film "Nora" (2000, UK) di Pat Murphy,
storia emozionante e sofferta di Nora Barnacle.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA