"Il Pnrr è uno strumento
straordinario, dove ci sono 600 milioni dedicati ad accendere
nuovi gruppi di ricerca in ambito umanistico e scientifico, ma
nel nostro Paese resta un problema: manca l'ordinario, quella
certezza di risorse di cu la ricerca avrebbe bisogno e regole
uguali per tutti". Lo ha detto Elena Cattaneo, ordinaria di
Farmacologia all'Università di Milano, accademica dei Lincei,
senatrice a vita della Repubblica, intervenendo a Vicino/lontano
on, anteprima online di avvicinamento al festival
Vicino/lontano, in programma a Udine in presenza dal 1° al 4
luglio sul tema "Distanze". La senatrice ha dialogato con
l'accademico dei Lincei Michele Morgante, genetista, docente
all'Università di Udine, direttore dell'Istituto di Genomica
applicata.
"In parlamento ho detto che sarebbe ora di affrancare la
ricerca con programmi che resistano ai cambi di governo", ha
aggiunto Cattaneo. "Il premier Mario Draghi - ha proseguito la
scienziata - ha dichiarato di essere completamente d'accordo e
si è assunto l'impegno, dunque la speranza è che la prossima
legge di bilancio sia davvero il giro di boa, con una grande
luce che si accende sul futuro del Paese - ha precisato -
garantendo bandi e competizioni libere tra idee e anche
valutazioni adeguate per garantire ai cittadini il migliore
utilizzo del denaro pubblico".
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