La pandemia continua a impattare
negativamente sul comparto ricettivo e i flussi turistici, ma ci
sono fondate speranze che l'estate 2021 conduca a risultati in
linea o forse migliori di quella dell'anno passato. Lo hanno
affermato oggi Christian Kresse, direttore generale della
Kärnten Werbung, Lucio Gomiero, direttore generale di
PromoTurismoFvg, e Maja Pak, direttore generale dello Slovenian
Tourist Board, relatori della videoconferenza '10 Anni di
Cooperazione tra Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia'.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Gomiero ha
ricordato che nel 2020 l'Italia è uscita dal lockdown "a metà
maggio: il 3 giugno abbiamo riaperto i confini tra le regioni, a
metà mese quelli Ue. Probabilmente - ha previsto Gomiero -
quest'anno potremmo anticipare i tempi e potremmo avere un
giugno e luglio migliori rispetto all'anno scorso". La speranza
è "vedere in aprile-maggio la riapertura delle frontiere. Molti
carinziani vogliono andare in Fvg e in Slovenia, ma dipende dal
numero delle infezioni", ha spiegato Kresse.
Dopo la situazione estremamente difficile del 2020, in parte
mitigata dal turismo interno favorito dai "voucher" governativi,
in Slovenia è già pronto un "recovery plan" per la ripartenza
del settore turistico, che prevede anche standard di sicurezza
molto alti, evidenziati dal marchio "Green & Safe", ha fatto eco
Pak. "Slovenia, Fvg e Austria sono un esempio di buone pratiche"
anche in questo senso, ha ricordato.
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