(di Francesco De Filippo)
(ANSA) - TRIESTE, 20 FEB - Ci sono due elementi in
particolare sui quali le forze dell'ordine sono concentrate
nell'ambito delle indagini in corso per individuare i
responsabili dei furti compiuti di notte utilizzando una ruspa.
Lo ha detto il Questore di Pordenone, Marco Odorisio,
sottolineando che, "analizzando questo tipo di modus operandi
criminale, è stato riscontrato come altri episodi analoghi si
siano verificati in altre provincie del Friuli Venezia Giulia".
Oltre, ovviamente, ai due casi avvenuti in provincia di
Pordenone la notte di mercoledì 17 febbraio a S. Antonio di
Porcia e la notte di venerdì 19 febbraio ad Azzano Decimo.
Complessivamente, considerando anche il Veneto, dallo scorso
mese di dicembre sarebbero una decina i casi di furti compiuti
con questa tecnica.
Tecnica che, invece, "ancora non era stata utilizzata nella
Provincia della Destra Tagliamento.
Infatti, in entrambe le occasioni, gli autori dei furti hanno
utilizzato un mezzo meccanico tipo 'ruspa' con la cui 'benna'
hanno sradicato le colonnine di pagamento self-service,
caricandole poi su autovetture tipo Pick-up", ha indicato
Odorisio.
Il Questore ha precisato che dalle indagini è emerso che "il
denominatore comune emerso è quello di come il distributore da
colpire venga selezionato in base alla immediata disponibilità
nelle vicinanze di un mezzo meccanico tipo ruspa". Nel tentato
furto di mercoledì 17 febbraio, sventato dalle Volanti, infatti,
"il 'bobcat' era stato rubato poco prima da una vicina area
cantierizzata, così come nel colpo di Azzano Decimo della notte
di venerdì 19 febbraio, la ruspa era stata sottratta da un
magazzino distante poche centinaia di metri". Azioni rapide,
compiute da "gruppi snelli, composti da non più di tre persone,
in possesso sicuramente anche di competenze tecniche da
manovratori di mezzi meccanici". E' quest'ultimo il secondo
elemento all'attenzione degli investigatori. Dunque, in tema di
prevenzione generale, "è stato avviato, sia nel capoluogo che in
provincia, il monitoraggio delle aree cantierizzate e dei punti
di deposito o magazzino di tali mezzi, individuandoli come
obiettivi a rilevanza sensibile da inserire proprio nei piani di
controllo del territorio, con controlli da parte dei dispositivi
di prevenzione e vigilanza soprattutto nelle ore notturne", ha
indicato Odorisio. I responsabili potrebbero dunque essere
"soggetti verosimilmente già operanti nel settore della
movimentazione terra o ambienti cantieristici che, a seguito dei
'morsi' della crisi pandemica ed economica, potrebbero essersi
'reinventati' in questo tipo di attività criminale, anche perché
il profitto illecito che si può ricavare da una colonnina di
pagamento self-service ammonta a qualche centinaia di euro, a
fronte del quale, però, il titolare del distributore si trova
costretto ad affrontare danni per migliaia di euro, per il
ripristino della funzionalità degli erogatori di carburante", ha
concluso il Questore di Pordenone. (ANSA).
Furti con ruspa: Questore Pordenone, attenzione a 2 elementi
Odorisio, indagini concentrate su reati con nuova tecnica
