Sono scattate oggi le nuove
restrizioni disposte dal presidente della Regione Massimiliano
Fedriga previste dalla nuova ordinanza anti covid. Nei Comuni
con l'indice di contagio più alto partirà uno screening mirato a
isolare i cittadini positivi. L'ordinanza, in vigore da oggi è
valida fino al 3 dicembre compreso. Il governatore si appella ai
cittadini:
I divieti previsti nella nuova ordinanza riguardano il consumo
di alimenti e bevande all'aperto su area pubblica o aperta al
pubblico, "finalizzato a evitare assembramenti davanti ai locali
o in altre aree pubbliche o aperte al pubblico", ha spiegato
Fedriga, e tutte le attività sportive nei centri all'aperto,
fatti salvi gli eventi e le competizioni di interesse nazionale.
Nell'ordinanza anche la raccomandazione, a non recarsi in altra
abitazione di un nucleo familiare diverso dal proprio se non per
necessità; a non utilizzare mezzi di trasporto pubblico locale
se non per necessità altrimenti non espletabili; a evitare zone
solitamente affollate; a utilizzare al massimo grado il lavoro
agile da parte delle pubbliche amministrazioni e dei datori di
lavoro privato. "Ci affidiamo al senso di responsabilità della
popolazione su alcuni comportamenti su cui non riteniamo giusto
forzare le norme, confidando che siano avvertite da ciascuno
come indicazioni fondamentali per ridurre la circolazione del
virus", ha detto Fedriga.
La nuova ordinanza dispone anche un ampio screening sulla
popolazione del Friuli Venezia Giulia, che partirà mercoledì
prossimo da sei Comuni (Castelnuovo del Friuli, Claut, Dolegna
del Collio, Paularo, Socchieve e Sutrio) per u totale di
settemila residenti. "Isolare i positivi per tutelare la parte
più fragile della popolazione e alleggerire la pressione sulle
strutture sanitarie: questa è la sfida", ha spiegato il
governatore, che ha annunciato l'acquisto di ulteriori 100mila
test antigenici a disposizione entro domani. Proprio l'ampio
ricorso a test antigenici permetterà attivare monitoraggi
preventivi.
Si partirà dal primo gruppo di comuni per poi estendere lo
screening alle porzioni di territorio individuate di volta in
volta dalla Direzione centrale salute, politiche sociali. Alla
Protezione civile della Regione è affidata l'organizzazione
logistica della campagna di screening, mentre sarà il
Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria competente
per territorio a effettuare i test antigenici e il monitoraggio
connesso.
"È un'operazione certo molto faticosa e più facile sarebbe
stato imporre nuove restrizioni", ha osservato il governatore.
Lo screening con i tamponi antigenici, che sarà su base
volontaria, "ha il pregio di giocare d'anticipo e di dare
riscontri rapidi. Confido - ha spiegato Fedriga - che con la
collaborazione di tutti, amministrazioni e cittadini, lo si
possa allargare presto ad altre aree del Friuli Venezia Giulia".
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