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Social, mondo disegnato e governato da maschi

Social, mondo disegnato e governato da maschi

Lunga e colta riflessione dell'esperto Zamperini

TRIESTE, 11 settembre 2020, 13:58

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Come sarebbe stato un social network progettato da una donna? Che caratteristiche avrebbe avuto? Con quali funzioni? Sono le domande che si è posto l'esperto di technocorporation e di mondo digitale Nicola Zamperini in una lunga e colta riflessione "Femminile tecnologico" pubblicata sul proprio blog "Disobbedienze". Nel lungo scritto Zamperini evidenzia che il mondo dei social (e internet più in generale) è marcatamente maschile, fino a paragonarlo "all'universo militare".
    Non è solo una questione di uguaglianza di diritti. Vista la pervasività dei social e la caratterizzazione che hanno sulle vite quotidiane di buona parte della popolazione del pianeta, si tratta di un'assenza dell''altra metà del cielo' nell'approccio dei vari Facebook, Google, Twitter, Instagram, Whatsapp, TikTok, spazi digitali progettati e governati da uomini. Sarebbero gli stessi i meccanismi di profilazione e la spasmodica ficcanasaggine? Oppure - visto che quasi tutti maschi sono ricercatori, matematici, hacker, inventori - il contributo delle donne ci avrebbe riservato un altro modo di essere nel mondo e di comunicare? Nessuno può rispondere ed è già singolare che sia un maschio a porre le domande.
    Se si esclude qualche eccesso - Mark Zuckerberg era solito concludere le riunioni del suo staff urlando "Domination!" - o stravaganza - Adam Neuman, fondatore di WeWork, andava in giro scalzo, beveva Tequila, imponeva party fino a notte fonda - il mondo maschile del digitale più che la ferocia competizione di Wall Street ha la trasandatezza del nerd americano t-shirt e pantaloncini (esclusi Elon Musk e Jeff Bezos). Ma il suo approccio al femminile è uguale a quello del mondo finanziario: una "enorme diseguaglianza" vena la Silicon Valley, tra disparità di stipendi e sessismo. E i nomi di altissimi dirigenti donna delle Big Tech sono pochissimi: Marissa Meyer, Sheryl Sandberg, Gillian Tans (ex capo di Booking), Ginni Rometty (CEO di IBM) e Susan Wojcicki (YouTube).
    Intanto, una buona notizia arriva proprio dal mondo macho della finanza con la nomina della prima donna al vertice di un grande gruppo bancario, Jane Fraser, nuovo Ceo di Citygroup.
   
   

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