"Sono molto fiducioso che la
ricerca verrà considerata protagonista per questa ripartenza e
che possa essere un veicolo molto importante in occasione di
nuovi investimenti strategici". Lo ha detto il presidente del
Cnr, Massimo Inguscio, a margine di Esof, oggi a Trieste, dove
nel pomeriggio è atteso il premier Giuseppe Conte.
"Sono sicuro che verrà capita l'importanza della ricerca
nella ricostruzione - ha ribadito - il Cnr è pronto e sta
lavorando con il ministro dell'Università e della Ricerca,
Gaetano Manfredi, che ha appena preparato il Piano nazionale
della Ricerca, e con il Governo perché la ricerca sia uno
strumento" di rilancio, attraverso "progetti specifici in tema
di tecnologie quantistiche, agricoltura di precisione, nuove
priorità nelle scienze mediche e sociali e altri sempre
strategici per l'Italia e l'Ue".
"C'è molta sinergia tra il mondo della ricerca e il Governo -
ha ribadito Inguscio - l'esecutivo, a cominciare dal ministro
Manfredi, crede che questa che stiamo vedendo è un'emergenza
dalla quale si esce grazie alla ricerca, come strumento
indispensabile per la ricostruzione e il rilancio della nazione.
Il Cnr - ha ricordato - ha sviluppato un suo piano strategico di
ricerca concentrato su cinque progetti nazionali che vanno dalle
nuove priorità in fatto di medicina, alla transizione digitale
del mondo industriale e all'agricoltura di precisione".
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