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Teatro: Piovani, prospettive che vedo sono buie,buie, buie

Teatro

Teatro: Piovani, prospettive che vedo sono buie,buie, buie

'Eroici operatori cercano di tenerlo vivo'

TRIESTE, 02 settembre 2020, 20:04

Redazione ANSA

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"E' impossibile avere una prospettiva rispetto a cosa accadrà per il virus, perché queste si basano sempre su misurazioni e su dati certi. Quindi non c'è prospettiva adesso per il mondo intero e anche per il mondo del teatro, che è fortemente penalizzato". Lo ha detto il premio Oscar Nicola Piovani a Pordenone a margine della presentazione del cartellone del Teatro Verdi. "Le prospettive che vedo sono buie, buie. buie" "Non sappiamo nulla - ha aggiunto - viviamo un momento inquietante: io sono inquietato da quante persone prendono alla leggera quello che è accaduto. Abbiamo avuto una tragedia che ha fatto più di 800 mila morti nel mondo, il nostro Paese ha passato dei mesi in cui c'erano più di 500 morti al giorno. Come una guerra mondiale. E c'è qualcuno che si ribella perché rivendica il diritto all'happy our e alla Movida".
    "Questo stride perché mi fa capire che non si è colta la portata del dramma che stiamo vivendo - ha aggiunto Piovani - e se la scienza non ci fornirà una soluzione - io ho molta fiducia e molta fede nella scienza e negli scienziati - le prospettive che vedo sono buie, buie, buie".
    Secondo Piovani, "in questo momento ci sono degli eroici operatori di mercato che cercano di tenere vivo quello che si può tenere vivo. Ovviamente non si può tenere vivo il teatro così come è e come merita di essere, teatro che ha bisogno di assembramenti, affollamenti, di vicinanze fisiche. Invece è triste vedere quelle sedie vietate, vedere il pubblico che sta con il fantasmino vicino".
   

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