"Un quadro drammatico". E' stato
definito così dall'avvocato Daniele Liani, difensore di 15 dei
200 soci azionisti e prestatori che si sono costituiti parte
civile per il risarcimento del danno nel processo penale a
carico degli ex vertici, componenti del cda sindaci della
cooperativa Coopca, sciolta nel settembre 2016, a seguito del
'crac' della società, il quadro emerso nell'udienza svoltasi
davanti al Tribunale di Udine in composizione collegiale,
presieduto dal giudice Paolo Milocco, a latere Mauro Qualizza e
Nicolò Gianesini.Durante l'udienza sono stati sentiti
direttamente tre testimoni, mentre del quarto, che non è
intervenuto per motivi di salute, è stata acquisita la denuncia
ai fini della testimonianza. "Davanti al giudice e al pm Elisa
Calligaris sono comparse persone molto anziane provenienti dal
Veneto - ha reso noto l'avvocato Liani -, con evidenti problemi
di salute e psicologici, per l'amarezza e la delusione sofferta.
Hanno fatto presente come, a seguito del crac, le loro
condizioni sanitarie siano peggiorate, così come le condizioni
economiche delle loro famiglie. Si tratta - ha aggiunto - della
perdita di un ammontare complessivo pari a svariate centinaia di
migliaia di euro, per alcuni dei risparmi di una vita". Il
legale ha fatto sapere che un testimone ha riferito "di aver
sentito il presidente della Coopca parlare di società solida,
incoraggiando ad aderire alle proposte di investimento, quando,
invece, la situazione era già decisamente compromessa".
L'udienza, alla quale oggi non è potuto intervenire per motivi
personali l'avvocato Gianberto Zilli, difensore della
maggioranza dei soci azionisti e prestatori di Coopca, si è
conclusa con l'aggiornamento del calendario delle prossime: il
17 e il 23 luglio saranno ascoltati altri testimoni,
successivamente sarà la volta degli imputati per il 'crac' della
storica cooperativa carnica di consumo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA