Si è tenuto giovedì a Trieste il primo
meeting del progetto europeo Interreg sulla security portuale,
che coinvolge lo scalo giuliano e quelli di Venezia e
Capodistria. Il progetto, denominato Secnet, si propone di
migliorare la sicurezza attraverso la tecnologia e le
innovazioni procedurali nell'ambito dei trasporti marittimi.
Secnet si propone di studiare le migliori modalità per dotare
le infrastrutture portuali di sistemi di sicurezza
all'avanguardia a causa della crescente instabilità geopolitica
legata al pericolo di attentati terroristici, attraverso
l'impiego di piani portuali di security che utilizzino sistemi
fisici di monitoraggio e vigilanza, ma anche sistemi di cyber
security per respingere le minacce di tipo informatico.
Secnet è co-finanziato dal Programma di cooperazione
trasnfrontaliera Italia-Slovenia e conta su un budget di 1,3
milioni, che copriranno 18 mesi di lavoro. Capofila del progetto
sarà il porto di Trieste. Vi parteciperanno inoltre Luka Koper,
Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale,
Università del Litorale (Capodistria), Università di Trieste e
Segretariato esecutivo dell'Iniziativa Centroeuropea (Ince).
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