(ANSA) - DUBAI, 07 DIC - Gli Emirati "hanno deciso di essere
autosostenibili dal punto di vista alimentare a partire dal 2050
e per questo stanno facendo una serie di attività per essere
indipendenti. Dobbiamo inserirci in questo filone, portando la
nostra storia, la nostra tradizione e la nostra capacità di
produrre anche prodotti funzionali alla salute". In questo
senso, "abbiamo l'intenzione di valutare la possibilità di
creare un hub dei prodotti freschi campano qui" negli Emirati
"insieme a un gruppo di operatori, ma anche di accompagnare
questo Paese in questa fase di produzione in loco di prodotti
alimentari di qualità". Ad affermarlo è l'assessore
all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, parlando
all'ANSA a margine del Regional Day campano a Expo 2020.
"Dubai e gli Emirati sono un crocevia importante, un hub
fondamentale per il Medio Oriente e sempre più punto di
riferimento di una intera parte del mondo", ha spiegato Caputo.
"Noi in Italia, ma in Campania in particolare, dobbiamo fare
sforzi per essere presenti su questo mercato e per arrivare da
questo ad altri. Questo è l'aspetto che io sto particolarmente
enfatizzando come assessore. L'Italia, e la Campania in
particolare, sono il territorio della dieta mediterranea, e da
questa non abbiamo tratto alcun vantaggio se non gli elogi che
ci facciamo tra noi italiani, ma dal punto di vista commerciale
non c'è nulla", ha detto l'assessore. "Nell'ambito di questa
dieta, io sto cercando di declinare una dieta campana, con 10-15
prodotti che possano essere anche certificati nel breve tempo,
funzionali alla salute umana. Abbiamo già delle esperienze, come
la mela annurca che è dimostrato che migliori il colesterolo, o
la peschiola per il diabete. Varie iniziative sono state avviate
e stiamo per sistematizzarle. Tutto questo know-how deve essere
il nostro biglietto da visita, in un momento nel quale il Covid
ci ha insegnato che bisogna essere più attenti alla qualità
delle produzioni", e "lo dobbiamo trasferire qui. Da questo
punto di vista, stiamo cercando di fare un passo in avanti e
come istituzioni stiamo accompagnando le imprese. Abbiamo vari
meeting fuori dall'Expo, sia nel settore della pesca sia
nell'agroalimentare".
Sulla promozione dei prodotti italiani "non si fa mai
abbastanza, bisogna sempre porsi degli obiettivi per alzare il
livello. Oggi ho visitato un'azienda di ricerca di Dubai e c'era
una frase del sultano: 'Datemi l'agricoltura e io vi darò
civiltà'. Quello è il primo step, il livello superiore è quello
di farci riconoscere per le nostre capacità produttive", ha
dichiarato Caputo. "Siamo attrattivi per gli Emirati perché
siamo la patria del cibo sano. Tuttavia, dobbiamo migliorare
molto nell'approccio comunicativo e di sistema: le università e
il mondo accademico non devono fare attività a sé, ma insieme
alle imprese, ai professionisti e alle istituzioni, e forse
riusciremo a creare un branding per essere riconoscibili sul
mercato".
Per l'assessore, come Italia "dobbiamo essere capaci di
appropriarci di quello che è nostro, perché la dieta
mediterranea è sostanzialmente italiana e dobbiamo cogliere
queste occasioni come l'Expo. Per questo la Campania c'è, con
tutte le sue bellezze" e dopo questa prima settimana di
iniziative "ce ne sarà una seconda nel mese di febbraio, dove
porteremo tutto il mondo dell'innovazione. E' un sistema campano
che si sta mettendo in mostra, e credo che ci siano le
condizioni perché la classe imprenditoriale campana è un passo
avanti". (ANSA).