Olanda batte Polonia 2-1 nel primo match del gruppo D di Euro 2024.
Le formiche polacche contengono a lungo le cicale olandesi, poi Ronald Koeman pesca il jolly dalla panchina: entra Wout Weghorst e trova un gol da tre punti alla fine di una gara interessante e combattuta, in un girone complicato dalla presenza dell'Austria e, soprattutto, della Francia. Epilogo amaro per i polacchi che erano andati in vantaggio con Buksa ed erano stati raggiunti da una conclusione di Gakpa, deviata sfortunatamente da Romanchuk.
Il veterano Szczesny fa a lungo il fenomeno per contenere le giocate di Gakpo, Reijnders e Dumfries, mentre il giovane Verbruggen ha meno occasioni per mettersi in mostra. A centrocampo sono dirimpettai Zielinski e Reijnders in un anticipo del prossimo derby di Milano. L'Olanda e' bella a vedersi, ma Simons e Depay fanno molto fumo mentre Gakpo e' piu' concreto. A centrocampo Schouten contiene con l'aiuto di Veerman mentre il milanista Reijnders si propone con continuita'. La Polonia e' compatta e fisicamente continua. Zielinski e' l'anima della squadra, ma il piu' continuo e' Zalewski, che mette in affanno Simons e Ake' con un rendimento che da tempo non offre nella Roma, anche se e' da un suo rinvio approssimativo che parte l'azione del pari olandese.
Nel derby delle assenze la Polonia 'schiera' Lewandowski e Milik, ma prevale l'Olanda con Koopmeiners, De Roon, De Jong e Robbey, col riottoso Koeman che costretto a richiamare dalle vacanze Zirkzee, che lo convince poco. Apprensione prima della gara con la polizia intervenuta a bloccare un uomo con un'ascia che voleva avvicinarsi ai tifosi orange. La superiore qualita' illude gli olandesi che il gol prima o poi arrivera' ma, dopo una parata di Szczesny su Gakpo, e' la Polonia che passa al 16' con la specialita' della casa, la palla inattiva: angolo di Zielinski, dormita di Dumfries e Van Dijks, colpo di testa vincente di Buksa. Il capitano olandese gira in mischia costringendo Szczesny a una delle tante parate decisive. Depay spreca e il pari arriva meritato, ma un po' casuale, con una conclusione dell'intraprendente Gakpo deviata da Romanchuk. Poi non trovano la porta da ottima posizione Gakpo e Depay. Nella ripresa la gara diventa piu' equilibrata perche' gli ingressi di Moder, Swiderski e Slisz danno mordente alla Polonia che attua un dispendioso pressing che smorza in parte l'effervescente gioco manovrato olandese. Ma l'esperto Koeman capisce che e' il caso di giocarsi la carta del 'rapinatore' Weghorst, che all'82' va in rete alla prima palla toccata, impatto simile a l suo ingresso mondiale con la doppietta all'Argentina, che si era poi imposta ai rigori. La Polonia ci prova ancora con Swiderski e Zalewski, ma Verbruggen e' attento e certifica il meritato, ma meno scontato del previsto, successo olandese.
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