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Turnover Italia, contro il Galles 8 cambi ed esordio di Verratti

Contro il Galles Mancini rivoluziona la formazione. 'Giocare per vincere è nostro principio'

Redazione ANSA ROMA

Turnover azzurro per l'ultima partita del gruppo A contro il Galles, all'Olimpico. Nella formazioni annunciate sono otto i cambi rispetto alle prime partite, con le conferme solo di Donnarumma, Bonucci e Jorginho. In difesa, i terzini sono Toloi a destra ed Emerson a sinistra, al centro Bastoni prende il posto dell'infortunato Chiellini. A centrocampo, dove Jorginho resta in regia, entrano Verratti - al debutto dopo l'infortunio col Psg - e Pessina. Rivoluzionato il trio d'attacco, con Chiesa-Belotti-Bernardeschi. 

No assoluto a calcoli e tanto meno 'biscotti', sì al turn over. Roberto Mancini si avvicina con questo stato d'animo all'ultima partita della fase a gironi di Euro 2020. A Roma arriva il Galles, con 400 tifosi con biglietto al seguito, ma si teme che ne arrivino molti di più (c'è chi dice cinquemila) che, non avendo il tagliando per assistere dal vivo alla partita, faranno la gioia di ristoratori e gestori di pub. L'armata dei Dragoni si porta sempre dietro tanti sostenitori, così come quella biancorossa del rugby che in Galles è la nazionale più amata (e quest'anno ha vinto il 6 Nazioni), ma gli azzurri di Mancini non sono certo come quelli della palla ovale, e i valori calcistici, ci si augura, rimarranno quelli abituali. E' l'auspicio anche del ct, che non fa certo calcoli su cosa convenga fare, magari perdere e così farsi scavalcare finendo secondi nel girone ed evitando la parte del tabellone dove c'è il rischio di trovare Belgio e Francia ("resta la favorita nonostante il pareggio con l'Ungheria - commenta Mancini -. Poi c'è sarà anche il Belgio: secondo me non cambia nulla"). Ma certe cose non fanno parte della mentalità di questo tecnico grazie al quale l'Italia non riesce a perdere ed è stato definita la più bella dell'Europeo ("sicuramente siamo dei bei ragazzi", scherza Mancini).

Facendosi serio, Mancini spiega che "solitamente si gioca per vincere, noi andiamo in campo per questo, è il nostro principio e terremo fede a questo". Però gli chiedono ugualmente se con il Galles, che ha 4 punti quindi sta messo bene anche lui, non ci sia il rischio di un 'biscotto', e la risposta non si fa attendere: "Il biscotto? Si usa quando ci sono due squadre che hanno un obiettivo, lo stesso risultato per andare avanti . Ma è un problema che non ci riguarda - sottolinea -: o Londra o ad Amsterdam, andremo dove ci dicono, e intanto e domani giocheremo per vincere una gara difficile visto che è la terza in dieci giorni". Proprio per questo è certo che il ct farà dei cambi, lo dice lui stesso e fa anche un nome.

"Marco (Verratti ndr) ha bisogno di giocare. Fino ad oggi, dopo tanti giorni che si allena, sta bene - dice -. Vediamo, se entrerà in campo come è probabile che sia, come starà dopo la fine del primo tempo, le sue sensazioni. Valuteremo lì". "Penso davvero che ci siano 26 titolari - continua Mancini rafforzando il concetto del turn over -. Se prendete le qualificazioni di Nations League, l'attacco era Insigne, Belotti e Bernardeschi che potrebbe giocare domani. Poi c'è Chiesa che è un titolare. E in difesa contro Lewandowski e Milik, hanno giocato Emerson, Acerbi, Bastoni e Florenzi. Quando dico che sono tutti titolari è perché, se noi cambiamo qualcosa, e domani dobbiamo farlo, è vero. Alla terza devi farlo, giocheremo alle 18 e con una temperatura di 32 gradi: c'è bisogno di giocatori freschi".

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