L'attivista di Greenpeace che ieri sera ha colpito gli spalti prima dell'inizio dell'Euro Francia-Germania a Monaco di Baviera, avrebbe dovuto solo "sorvolare" lo stadio, ha spiegato l'organizzazione ambientalista. Il pilota del velivolo (un paracadute spinto da un elica posizionata dietro la schiena) "avrebbe dovuto sorvolare lo stadio e far cadere un pallone in lattice" con il messaggio "Kick out Oil", secondo un portavoce. Ma "difficoltà tecniche lo hanno costretto ad atterrare nello stadio". Due persone sono rimaste ferite, secondo la polizia di Monaco. La UEFA ha condannato un "atto sconsiderato" e la Federcalcio tedesca (DFB) ha ritenuto l'azione "inaccettabile". "Siamo dispiaciuti che l'azione di protesta non sia andata come previsto" e "rammaricati di aver messo delle persone in pericolo e averle ferite" ha aggiunto il portavoce. Il messaggio di Greenpeace era rivolto contro la casa automobilistica Volkswagen, uno dei principali sponsor dell'Europeo di calcio.
È stato fermato e poi rilasciato dalla polizia l'attivista di Greenpeace, che ieri è atterrato con un paracadute dotato di elica nello stadio di Monaco, alle prime battute della partita degli europei Germania-Francia. Si tratta di un 38enne del Baden-Wuerttenberg. Il mezzo impiegato per l'azione è stato sequestrato e sul fatto la polizia ha aperto una indagine. Le istituzioni locali hanno condannato l'accaduto. Mentre Greenpeace ha twittato: "non avevamo alcuna intenzione di disturbare i calciatori o ferire qualcuno", le azioni dell*organizzazione ssono sempre pacifiche e non violente.
Quella di Greenpeace è stata "un'azione pericolosa", e i responsabili "dovrebbero interrogarsi sul significato di azioni del genere, a prescindere dai contenuti". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino, sull'attivista che ieri è atterrato nello stadio di Monaco, all'inizio della partita degli Europei fra Germania e Francia.