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Abete: non siamo stati scorretti con Donadoni

18:3528-06-2008

''Italia al di sotto di potenzialita', rapporti restano buoni''

Abete:  non siamo stati scorretti con Donadoni

(ANSA) - VIENNA, 28 GIU - Nessuna scorrettezza nei confronti di Roberto Donadoni, tantomeno c'e' stato un esonero o la rottura dei rapporti. Piuttosto, il cambio di allenatore e' stato una scelta tecnica, a fronte di un Europeo azzurro valutato al di sotto delle potenzialita' della nazionale. Quanto al resto, era naturale che sul successore di Lippi incombesse l'ombra del ct campione del mondo a Berlino, anche perche' nel frattempo non si era sistemato da altre parti. Giancarlo Abete promette per il consiglio federale del 3 luglio ''una relazione a 360 gradi, in cui spieghero' che certe valutazioni non sono legate solo ai risultati'', per fare chiarezza in modo definitivo sulla vicenda della fine del contratto del ct che ha guidato l'Italia a Euro 2008 . Nel frattempo, da Vienna dove si trova per delle riunioni Uefa (''vogliono sapere da ogni federazione nazionale un parere sull'eventuale allargamento del numero dei partecipanti al torneo''), parla dell'avvicendamento sulla panchina azzurra. ''C'e' stato un semplice estinguersi di un rapporto contrattuale - spiega il presidente della Figc - come capita sovente in manifestazioni come queste. Poi ci siamo mossi in modo celere, per alcuni troppo, per altri correttamente. Sacchi dice che e' stata una decisione affrettata? Diciamo che fra ex ct c'e' una certa solidarieta' fisiologica. La verita' e' che siamo ancora in una situazione in cui bisogna ammortizzare giorni complessi dal punto di vista emozionale. Ma voglio chiarire bene che Donadoni non e' stato esonerato, e che non c'e' stata una rottura di rapporti. Con lui ho avuto un colloquio lungo, pacato e sereno''. L'ormai ex tecnico della Nazionale ha pero' sottolineato che in questi due anni si e' molto, forse troppo, parlato di Lippi. ''E' fisiologico che quando si subentra a un tecnico che ha appena vinto il campionato del mondo - spiega Abete - e che poi non si sistema alla guida di altre squadre, ci sia la sua ombra che incombe sul successore. Ma questo non significa essere stati scorretti con Donadoni''. ''E ora - aggiunge - abbiamo fatto semplicemente una scelta tecnica sul futuro, dopo aver valutato delle opzioni''. E di calcio 'tecnico' Abete parla anche quando, parlando del bilancio di Euro 2008 , fa notare che ''il nostro doveva il girone della morte, invece non ha prodotto neppure una semifinalista...''. La valutazione finale di Abete (''i vicepresidenti? Li ho sentiti, ma la titolarita' della decisione era la mia'') e' stata quella di una ''potenzialita' azzurra migliore dell'esito finale dell'Europeo, pur essendo noi consapevoli di diverse circostanze''. Insomma, fatta la tara di infortuni, assenze ed invecchiamento del gruppo, a non convincere e' stato il rendimento nelle tre partite, prima ancora che i risultati finali. Ma in queste ore a Vienna si sta parlando molto anche di Euro 2012 e della visita che Platini e un gruppo di lavoro dell'Uefa stanno per fare in Polonia ed Ucraina prima di prendere a settembre la decisione definitiva sulla prossima edizione del torneo continentale. ''In questi giorni il ministro dello sport polacco ci ha accusati come Figc di essere stati scorretti - dice Abete - ma io vorrei che la manifestazione rimanga da loro, e faccio i miei auguri. Non ci siamo fatti avanti, ne' siamo stati poco corretti nei confronti di polacchi ed ucraini''. ''E tengo a precisare bene una cosa - insiste il presidente della Figc -: qui non siamo al Parlamento italiano, dove c'e' il primo dei non eletti, quindi il fatto di essere arrivati secondi nel 'ballottaggio' di Cardiff quando la manifestazione venne assegnata non ci da' alcun diritto di prelazione. Non esiste assolutamente che in caso di decisione negativa dell'Uefa la manifestazione vada automaticamente all'Italia''. Semmai se ne parlera' in futuro, e solo dopo le decisioni Uefa, perche', anche se Abete non lo dice, c'e' sempre in piedi l'ipotesi di un'organizzazione congiunta con la Francia, rafforzata dal fatto che oggi Platini ha detto di non essere pregiudizialmente contrario alle doppie candidature (come invece ha fatto Blatter con la Fifa). Il discorso era per l'opzione Svezia-Norvegia 2016, ma potrebbe diventare molto piu' attuale.

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