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Solidarietà e mercato nel Piano Ue per la riduzione della domanda di gas

Solidarietà e mercato nel Piano Ue per la riduzione della domanda di gas

Sanità settore critico, vetro e ceramica settori più esposti a possibili razionamenti

16 luglio 2022, 12:33

Redazione ANSA

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Solidarietà e mercato nel Piano Ue per la riduzione della domanda di gas © ANSA/AFP

Coordinamento europeo rafforzato, soluzioni di mercato per incentivare l’industria a tagliare i consumi da subito, linee guida per i settori “critici” in caso di interruzioni. E l’invito a considerare cooperazione e solidarietà “più fondamentali che mai per la resilienza dell’Unione”: sono le bozze del Piano Ue per la riduzione della domanda di gas, la cui pubblicazione è attesa mercoledì prossimo. Il documento che circola a Bruxelles può cambiare anche in modo sostanziale, ma quello che si prefigura è un intervento light dell’Ue per affrontare il rischio che la Russia chiuda i rubinetti del gas impedendo di arrivare all’obiettivo di riempire gli stoccaggi all’80% entro l’autunno, con tutte le conseguenze del caso.

Nel documento, la Commissione europea raccomanda a Stati e settori economici di cominciare da subito a ridurre la domanda di gas per “prepararsi all’inverno”. Chiede di fare un salto da azioni a livello nazionale al coordinamento Ue. Propone che questo compito venga affidato alla Piattaforma per l’Energia istituita con il RePower EU. Oltre a lavorare per l'aggregazione della domanda di gas, il coordinamento della capacità e la negoziazione degli approvvigionamenti energetici, il consesso formato dai Direttori generali energia della Commissione e degli Stati membri, dalla presidenza di turno Ue e, se necessario, da deputati della commissione Industria dell’Europarlamento, sarà il principale organismo per realizzare il Piano. Al Gruppo di coordinamento gas spetterà il monitoraggio.

Le soluzioni per incentivare le imprese a tagliare i consumi da subito, in modo da evitare interruzioni di attività nei prossimi mesi, sono misure di mercato. Contratti flessibili, oppure aste e gare d'appalto che consentano ai consumatori industriali di fare offerte per la riduzione dei consumi, dietro compensazione. Le gare potranno essere organizzate anche a livello transfrontaliero per andare incontro alle imprese con dimensione Ue, che operano in più Stati membri, e per venire incontro ai governi con margini fiscali ridotti.

Il documento promuove l’uso di tutte le fonti alternative al gas, invitando esplicitamente i governi a posticipare eventuali piani già decisi di dismissione di centrali a carbone o nucleari e sottolineando ancora una volta la priorità per le rinnovabili. L’Esecutivo Ue invita gli Stati a tenere più basso il riscaldamento (19 gradi massimo) e i condizionatori (25 gradi) negli edifici pubblici, dove possibile. E offre linee guida sui settori critici per il taglio delle forniture. Sanità, difesa e parte del settore alimentare vanno considerati come tali.

Altri settori come vetro, ceramica e prodotti chimici, fa notare la Commissione, rappresentano circa la metà dei consumi di gas dell’industria europea, ma solo il 10% del valore aggiunto e una quota marginale degli occupati nel settore manifatturiero. Secondo questo parametro economico, potrebbero essere i primi settori colpiti da razionamenti. La Commissione suggerisce, però, di applicare criteri di selezione diversi, e con flessibilità. Va tenuto conto del grado di integrazione transfrontaliera, dei margini di flessibilità della produzione in termini di picchi giornalieri e stagionali oppure la capacità di cambiare fonte di energia, e del danno potenziale agli impianti dovuto all’interruzione delle attività.

Nel documento si sottolinea, ad esempio, che l’industria chimica sarà anche ad alta intensità di gas, ma fornisce input praticamente a tutti gli altri settori industriali. Né si può considerare settore critico tutto il comparto alimentare: l’industria dei cereali e della produzione delle farine lo è, quella dei dolciumi lo è molto meno. La “solidarietà – conclude la bozza – dovrebbe garantire che l’accesso ai flussi e allo stoccaggio attraverso i confini sia disponibile in ogni situazione”.

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