La prossima settimana a Strasburgo l’Europarlamento voterà una mozione di rigetto dell’atto delegato contenente la quinta lista di progetti di interesse comune che beneficeranno di fondi e agevolazioni in quanto infrastrutture energetiche considerate essenziali dall'Ue. L'elenco include una settantina di progetti sulle reti elettriche e 20 per il gas. Alcuni di questi sono servono la diversificazione delle forniture nel Mediterraneo, come East Med che porterebbe in Europa il gas dei giacimenti nel Mar di Levante, oppure la connessione di Malta alla rete europea via Italia.
Ai Verdi, da tempo contrari, si aggiunge Renew. Il presidente della commissione Ambiente dell’Europarlamento Pascal Canfin sostiene la mozione e afferma di avere con sé la maggioranza del Gruppo, i cui rappresentanti vengono in gran parte dal partito del presidente francese Emmanuel Macron. "Lo scenario della guerra all’Ucraina ha cambiato le cose – ha detto ai giornalisti Canfin in una conferenza stampa – e voteremo contro la lista, che non è stata verificata sia dal punto di vista dell’allineamento al Green Deal, sia da quello della sicurezza energetica" alla luce dei fatti di Ucraina.
La Commissione europea ha sottolineato a più riprese che considera la lista già allineata al Green Deal, visto che dà priorità agli interconnettori elettrici, che non c'è nessun nuovo progetto sul gas, perché quelli selezonati sono già avviati, e riguardano sostituzione del carbone, eliminazione di alcune strozzature nella rete di distribuzione europea e diversificazione delle forniture.
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