L'Alta Corte Regionale di Duesseldorf ha sancito che al gasdotto Nord Stream 2 si applicano le norme dell'Unione europea secondo cui le società che producono, trasportano e distribuiscono gas all'interno del mercato unico devono essere separate.
Il tribunale ha così respinto un ricorso presentato lo scorso anno dagli operatori del progetto sostenuto da Gazprom per trasportare il gas dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico. Nel 2020 il consorzio aveva impugnato le norme Ue, modificate nel 2019, perché discriminatorie e - la tesi dei ricorrenti - "create apposta" per silurare il progetto di Berlino e Mosca, inviso in particolare a Usa, Polonia e Ucraina.
Anche se il mese scorso il presidente Joe Biden e la cancelliera tedesca Angela Merkel avevano raggiunto un accordo che ha scongiurato la minaccia di sanzioni statunitensi nei confronti del gasdotto e dei suoi operatori. La sentenza della Corte di Duesseldorf può essere impugnata, ma con tutta probabilità allungherà i tempi di realizzazione e farà crescere i costi di Nord Stream 2, inizialmente stimati in 11 miliardi di dollari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA