"Una volta che il testo riceverà l'approvazione definitiva dei co-legislatori, la parola passerà agli Stati membri, che dovranno sviluppare piani d'azione per aumentare il numero di lavoratori che beneficiano di salari più elevati attraverso contratti collettivi", prosegue la nota.
"Come proprio di recente confermato da alcuni studi, l'Italia è fanalino di coda in Europa per crescita dei salari e vede aumentare ogni giorno le disuguaglianze sociali, mentre il caro bollette rende al limite del sostenibile la vita di milioni di famiglie e tantissime imprese. Per questo, assicurare un salario minimo dignitoso, avviando un processo di convergenza verso l'alto delle retribuzioni e delle disuguaglianze di reddito, è una battaglia di civiltà che deve essere prioritaria per la politica", conclude Evi.
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