Così in una nota l'eurodeputata del Partito democratico Patrizia Toia commentando il summit Ue a Bruxelles.
"A giudicare dagli striminziti e generici quattro punti delle conclusioni del summit Ue dedicati alla questione energetica, che doveva essere il principale tema di questo Consiglio europeo, direi che passata la grande paura della pandemia i leader dell'Ue sono tornati al 'business as usual', il solito temporeggiare per non decidere. E' passato poco più di un anno dal summit che coraggiosamente ha deciso l'avvio del Recovery Fund e della creazione del debito comune ma sembra un secolo", prosegue l'eurodeputata.
"Anche la cancelliera Angela Merkel al suo 107esimo e ultimo vertice Ue sembra tornata a quei piccoli passi che nel 2010 hanno aggravato con l'indecisione la crisi dell'euro rischiando di far deragliare l'intero progetto europeo. Non è così che possiamo affrontare una crisi energetica che non è affatto temporanea ma che si inserisce nel quadro di una grande transizione che ci terrà impegnati per i prossimi tre decenni.
Bene hanno fatto Draghi e Sanchez a chiedere di più. Ora tocca al Parlamento europeo farsi sentire", ha concluso Toia.
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